Movida, i gestori vogliono più deroghe

Chiesto un confronto con il Comune anche sul problema dei doppi tributi: «Quello consortile va almeno ridotto»

«Siamo pronti a fare tutto ciò che chiede il condominio, ma vogliamo un confronto tra l’amministrazione comunale e il consorzio di piazza del Corso». Cosi Antonio Grimaldi del “Salotto-comfort food”, tra i locali che avevano accolto con perplessità le restrizioni antimovida dell’amministrazione e che protestano contro il doppio tributo da pagare, al Comune e alla società consortile che gestisce il supercondominio nocerino. «Vogliamo un confronto in vista di una riduzione dei tributo consortile» continua Grimaldi.

Arriva così la risposta degli esercenti di piazza del Corso, dopo il bilancio sulle sue ordinanze antimovida illustrato l’altro ieri dal sindaco Manlio Torquato e il monito a sottostare al doppio tributo. In particolare, i gestori tornano anche sull’argomento degli orari e i giorni dedicati alla musica dal vivo. Torquato era stato lapidario: «Abbiamo riqualificato un luogo centralissimo come piazza del Corso, consentendo di utilizzarla a pieno, ma non deve essere questa l’occasione per fare abusi, per cui ognuno fa quello che ritiene a proprio uso e consumo». Il riferimento era al fatto che le regole contro il “chiasso”, istituite tre mesi fa, avrebbero messo ordine sul territorio. Ma le conseguenze, secondo gli esercenti, si fanno sentire in maniera negativa sulle loro attività. «Tutti i commercianti di piazza del Corso apprezzano lo sforzo dell’amministrazione comunale per riqualificare al meglio questo luogo centrale e fondamentale del paese. Però – aggiunge ancora Grimaldi – così come siamo fieri di un’amministrazione che fa crescere il proprio territorio, vorremmo esserlo altrettanto se la stessa amministrazione si impegnasse a trovare il modo di far crescere le attività che hanno investito sulla città. Uno di questi modi potrebbe essere quello di regolamentare sì la musica e gli orari, cercando però il giusto equilibrio tra i diritti dei condomini e i sacrifici fatti dalle attività nate in questa piazza».

Negli uffici comunali giace un documento sottoscritto dai gestori dei locali di piazza del Corso in cui si chiede un ulteriore giorno della settimana (a scelta tra il sabato e la domenica) da poter utilizzare in deroga per l’organizzazione di serate di intrattenimento all’aperto, sempre previo ottenimento delle autorizzazioni e nel rispetto della soglia di emissioni acustiche fissato dai regolamenti municipali. Insomma, ciò che chiedono i locali della movida è un confronto con Palazzo di Città sul tema dell’intrattenimento, e un tavolo tecnico tra amministrazione e consorzio “Piazza del Corso” per quanto riguarda i tributi dovuti per l’occupazione dei suoli con sedie e tavolini.

I locali che hanno aperto per primi nella piazza nocerina, animando – Quattordicigradi, Dolci Architetture, Hashtag7, Salotto comfortfood – hanno trasformato il modo di vivere la città in poco meno di un anno, permettendo un enorme flusso di persone da altri comuni vicini e inserendosi così nel circuito giovanile della provincia salernitana, insieme a Cava de’ Tirreni. Tuttavia, sono sorte a partire da giugno perplessità e lamentele a causa delle ordinanze tese a far diminuire il volume, ad anticipare l’orario di chiusura della musica e a dimezzare i giorni di intrattenimento live. Le cause erano state le continue proteste dei cittadini che abitano in zona, in rapporto al volume e al disturbo della quiete condominiale. Spesso è anche intervenuta la polizia municipale, per controllare che i volumi fossero a norma. Con l’entrata in vigore delle nuove regole comunali c’erano stati dei cali di affluenza, con conseguente allarme dei gestori. Ora, dopo tre mesi e sul finir dell’estate, arriva la richiesta di sedersi intorno a un tavolo e decidere come andare avanti sulla gestione degli eventi e degli orari. Insomma, la questione resta sul tavolo delle trattative, attendendo evoluzioni.

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