Movida “fracassona” nel centro storico Esposto in Procura

La rivolta dei residenti di via Matteo Ripa e corso Garibaldi «Abuso di droga, alcol e schiamazzi notturni: intervenite»

Il caso della “movida” fracassona in via Ripa finisce in Procura. La denuncia è di una parte dei residenti del centro storico cittadino, costretti a convivere - scrivono nell’esposto - con ubriachi, tossicodipendenti e consumatori di droghe in genere, maleducati. Una situazione insostenibile di fronte alla quale qualche settimana fa l’assessore alla sicurezza, Adolfo Lavorgna, aveva assicurato un potenziamento dei controlli da parte della Polizia municipale. Assicurazioni che non hanno però soddisfatto i cittadini che hanno deciso di mettere nero su bianco le loro doglianze, inviando un esposto alla magistratura e alla locale compagnia dei carabinieri. «Da molti anni ormai - si legge nel documento - vengono perpetrati a danno della collettività tutta e, in particolare, dei cittadini residenti in via Matteo Ripa e in corso Garibaldi, una serie interminabile di piccoli e grandi reati che, a tutt’oggi, non hanno suscitato il benché minimo interesse di alcuna delle Autorità tenute, per legge, a vigilare e controllare». Ed ecco l’elenco delle doglianze: «spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi della scalinata di collegamento tra via Ripa e corso Garibaldi; consumo di sostante stupefacenti in pieno centro urbano e alla presenza anche di passanti, sia adulti che bambini; somministrazione di bevande alcoliche e in bottiglie di vetro, da parte di alcuni locali della zona, fino a notte inoltrata; disturbo continuo della quiete pubblica (schiamazzi, vociare) fino all’alba sempre nei pressi dei predetti locali e della scalinata».

Quanto accade di notte in questa parte del centro storico «è stato più volte segnalato alle autorità competenti che, senza mostrare alcuna sensibilità, forse perché oberate da tanto lavoro, non hanno inteso finora monitorare la situazione ovvero intervenire per impedire il perpetrarsi di queste condotte». Non contente, aggiungono i residenti, « le autorità preposte hanno anche autorizzato manifestazioni musicali alla base della citata scalinata, ciò comporta un ulteriore aggravio del problema».

«È giunto il momento - concludono - di reagire a questa aggressione perpetrata ai nostri danni. La nostra reazione consisterà, appunto, nella denuncia ripetuta e formale di tali comportamenti illeciti onde prevenire che qualcuno, ormai allo stremo delle forze e della pazienza, possa mettere in pratica comportamenti autonomi per cercare di porre rimedio ad una situazione non più sostenibile».

Antonio Elia

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