Movida fracassona nel centro di Salerno: "Da cinque anni non vivo"

Il medico Ivana Monti: «Decibel e fumi. Minacciata di morte dopo un esposto»

«Sono traumatizzata. Da cinque anni sono costretta a vivere tra fumo, puzza di fritto e decibel alle stelle. Ho fatto un esposto, ho inoltrato un fax al sindaco, ho contattato decine e decine di volte le forze dell’ordine. Ma nonostante sia stata pure minacciata di morte, mi hanno lasciata sola». Ivana Monti, professione medico, dal 2002 abita in uno degli appartamenti che affacciano sulla fontana di piazza Largo Campo. Come molti che scelgono di vivere nel cuore della movida del centro storico, aveva messo in conto di dover convivere con il chiacchiericcio dei giovani che amano dilatare la notte nei vapori di un bar all’alba. «Ma mai avrei immaginato di dover avere paura per me e per i miei figli, di non poter rincasare, nei fine settimana, perchè i tavolini di un locale ostruiscono l’accesso al portone, di non poter dormire mai, perchè è come se abitassimo in una discoteca, di subìre il tanfo insopportabile delle fritture e di essere costretta a rifugiarmi altrove, per riacquistare un minimo di vivibilità».

Lei racconta un inferno domestico. Quando è iniziato?

Quattro o cinque anni fa, contestualmente all’apertura di un locale che ci sta succhiando la vita.

Tavolini selvaggi, musica ad alto volume, fumi. Ha provato a parlarne con i gestori?

E come se non ci ho provato. Le abbiamo tentate tutte, sia io che mio marito. Siamo stati derisi. Ci hanno apostrofato in tutti i modi. Fino a minacciarmi di morte in più di un’occasione. Una notte mi vennero addirittura a citofonare, urlando in piazza contro di me perchè avevo chiamato i vigili urbani. All’inizio mi sono fatta intimorire perchè ho due bambini. Poi non ho retto più. Io e mio marito siamo medici, abbiamo orari particolari ed il riposo è un nostro diritto. Tra l’altro uno dei miei figli ha avuto anche problemi respiratori legati ai fumi emessi da questo locale. Una situazione drammatica, non potevo reggere. E così ho fatto un esposto.

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU LA CITTA' IN EDICOLA