IL REPORTAGE

Movida, a Salerno vince solo l’anarchia

Pochi controlli e gestori pronti ad aggirare l’ordinanza regionale: dopo le 2 si brinda in strada dimenticando il lockdown

SALERNO - A Salerno la movida è senza regole. Niente distanziamento sociale, poche mascherine e regole infrante come se il Coronavirus non avesse cancellato vite umane e messo in ginocchio l’economia in oltre 90 giorni di lockdown. Così, nel nome della ripresa e con controlli solo nelle strade principali, c’è chi rispetta le regole a metà - perché magari multato la settimana prima - o chi rischia pur di vendere un drink in più infischiandosene dell’ordinanza regionale che alle 22 blocca gli aperitivi d’asporto e alle 2 fissa l’orario di chiusura delle attività commerciali.

Corso Vittorio Emanuele. Sarà la vicinanza dell’Esercito in piazza Portanova, ma nel salotto buono della città dalle 22 in poi si consuma solo seduti ai tavoli dei locali con il distanziamento sociale ridotto al minimo. La paura di multe salate, infatti, blocca i gestori. Asporti banditi, dunque, anche se la mascherina è un optional. Otto persone su dieci non la indossano e di questi solo uno la utilizza correttamente.

Piazza Sant’Agostino. Dietro il palazzo della Provincia le regole non esistono: è anarchia pura. Dopo le 22 si beve in piazza, tranquillamente, e non all’interno del locale. Nell’unico bar presente qui si entra a scaglioni, con il personale all’uscita che controlla eventuali arrivi delle forze dell’ordine. «Non puoi consumare all’esterno», si premura di raccontare il barista. Ma poi raggiungere la piazza è facile. Dunque, fino alle 2 circa si può ordinare di tutto. Dopo si chiude.

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