Motta: «Non mi candido a sindaco»

L’esponente del Pdl: votiamo una persona perbene, anche della società civile

«Si è chiusa una fase politica con l’intervento della magistratura sull’amministrazione Santomauro ed anche se Battipaglia non meritava di essere trascinata in vicende del genere, ora si deve guardare al futuro». Gerardo Motta punta il dito verso il domani ed osserva da lontano una campagna elettorale che – a suo dire – non lo vedrà protagonista: «non mi candiderò a sindaco e non supporterò neppure mio fratello Vincenzo. Resto un uomo del Pdl e seguirò le indicazioni del partito, ma spero di vedere tanti giovani e donne in corsa alle prossime elezioni amministrative». Ieri mattina, presso gli uffici della sua azienda nella zona Pip di Eboli, Motta ha tracciato una linea di confine con il passato. «Non sono il vecchio come qualcuno ha detto, ho fatto solo il consigliere dal 2002 e il presidente del consiglio, poi sono stato candidato sindaco nel 2009 – ha detto – so che al momento ci sono già due candidature ufficiali a sindaco, ossia quelle di Cecilia Francese e Fernando Zara. Io dico di evitare errori del passato, di voltare pagina, di votare una persona perbene che potrebbe essere espressione della società civile. Qualcuno che abbia già una professione e che non intenda la politica come mestiere, che metta al primo posto la collettività. Solo così potremo dare un futuro alla città». Poi un passaggio sulla diatriba dei giorni scorsi con la Francese: «basta con le polemiche sterili, ho solo detto che la Francese ha avuto la responsabilità di non sapersi allontanare da questioni legate all’urbanistica». (f.p.)