Mostre e visite guidate per celebrare la ceramica

Dieci siti aperti per festeggiare i venticinque anni della manifestazione a Salerno

Dieci siti per festeggiare i primi venticinque anni delle giornate “salernitane” di primavera targate Fai. Sabato e domenica torna il consueto appuntamento promosso dal Fondo per l’ambiente italiano, con lo scopo di promuovere la conoscenza dei luoghi d’arte più suggestivi del nostro territorio. La delegazione cittadina, capeggiata da Susi Camera d’Afflitto, è al lavoro da tempo, con i volontari e i ciceroni degli istituti scolastici del territorio che aderiscono all’iniziativa, per accogliere gli iscritti (in provincia sono oltre 1200) e quanti vorranno andare alla riscoperta di musei e spazi espositivi, dove a farla da padrona, quest’anno, sarà la ceramica.

Palazzo Pedace. Nella sede del Fai, in via Portacatena 50, troveranno posto ventitrè pezzi che raccontano la storia della ceramica vietrese e napoletana tra fine Ottocento e inizio Novecento: piatti, vasi, sculture provenienti da collezioni private, insieme al primo manifesto originale del museo della ceramica vietrese. I lavori della costa amalfitana ripercorrono i temi del periodo tedesco, spiega Matilde Romito, ed i primi anni Cinquanta del ’900 con maioliche inedite frutto del periodo espressionista vietrese ed un viaggio nelle fabbriche, sia quelle in cui operavano gli artisti tedeschi, sia quelle care agli artigiani locali, come Giovannino Carrano e Salvatore Procida. Il sito sarà aperto, sia sabato che domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Dalle 8.30 alle 10.30 di sabato l’ingresso sarà riservato alle scuole, mentre domenica sono previste visite guidate a cura di Matilde Romito e Giorgio Napolitano, con i ciceroni dell’Isis Giovanni XXIII, alle 12, alle 17, alle 18 e alle 19.

Museo della ceramica Alfonso Tafuri. Porte aperte per i terranei del fabbricato di largo Cassavecchia, nel cuore del centro storico, dove la proprietaria della collezione, Simona Tafuri (sabato e domenica 10.30-12,30 e 16-19.30) farà rivivere i tesori collezionati con passione e certosina pazienza, a partire dagli anni Settanta, da Alfonso Tafuri. Il museo è organizzato in cinque sezioni dedicate alla ceramica vietrese e salernitana dal XVIII al XX secolo, dai frammenti di vasellame e stoviglieria di uso quotidiano, recuperati nel cuore antico della città, a preziose riggiole e pavimenti mosaicati. Fari puntati anche sulla produzione devozionale, con pannelli e targhe raffiguranti immagini di santi e madonne che oltre ad essere segnali di fede, fungevano da punti di riferimento topografici e orientamento per i viandanti notturni. Le ultime due sezioni sono dedicate a stoviglierie del XIX secolo e alla produzione del periodo tedesco tra il 1920 e il 1947.

Museo città creativa di Rufoli. Fortemente voluto dall’artista Ugo Marano, che ne fu il primo direttore artistico, il museo ospita le tracce dell’antica tradizione del cotto, della sua lavorazione e delle sue diverse evoluzioni. Sarà possibile visitare anche le due fornaci ristrutturate di Rufoli, presso il Cotto Rufoli dei fratelli De Martino. Appuntamento sabato e domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 con i ciceroni del liceo scientifico e linguistico Medi di Battipaglia e del Virtuoso di Salerno. Sono poi previste visite guidate al museo con Gabriella Taddeo alle 11, alle 17 e alle 19, mentre le visite delle fornaci a Rufoli saranno a cura dei proprietari, ogni mezzora. Da segnalare, poi, domenica alle 9, l’escursione “Sulle orme dei pellegrini”, con il Cai.

Convento San Nicola della Palma. La Fondazione Ebris ospita la mostra di Deborah Napolitano “Naturalis Historia”, a cura di Maria Giovanna Sessa. «Le sue maschere, improntate a stilemi di un passato arcaico, austere come elmi o inquietanti come diaboliche figure mitologiche, ma spesso riecheggianti figure barocche – si legge nella scheda di presentazione – recano i segni di una sedimentata cultura artistica e formale: evidenti riferimenti al teatro, alla tragedia greca, dai neri ai bruno toni ramati, alle verdi corrosioni del bronzo. Sabato e domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Dalle 8.30 alle 10.30 di sabato l’ingresso sarà riservato alle scuole, mentre domenica ci saranno le visite guidate con Maria Giovanna Sessa e i ciceroni del liceo Tasso di Salerno alle 12, alle 16 e alle 18.

Museo di San Benedetto. In mostra “Memorabilia” di Alessandro Mautone. «Sia nei grandi piatti che nei maestosi vasi e nei ricchi pavimenti ispirati ai temi arcaici, utilizza un motivo ricorrente: il simbolo iconico della ruota che rappresenta il punto di raccordo tra realtà e immaginazione, la ruota stilizzata, emblema della velocità, della tecnologia, dell’evoluzione, del tempo che scorre, trasforma gli archetipi emersi dalla memoria e dal passato in nuove estrose figurazioni». Sabato dalle 8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 e domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Dalle 8.30 alle 10.30 del sabato l’ingresso è riservato alle scuole con le visite a cura di Silvia Pacifico, mentre domenica alle 17 ci sarà il tour a cura di Fonderie culturali e dei ciceroni del liceo scientifico Piranesi di Capaccio. Previste visite anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo.

Arco catalano. Si chiama Minerva medica la collettiva che vede insieme le opere di Marigrazia Cappetti, Marsia, Maria Scotti. I loro lavori sono ispirati alla tradizione della Scuola Medica Salernitana e al suo giardino, per raccontare, attraverso la ceramica, lo spirito del luogo. Sabato dalle 10.30 alle 15.30 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Dalle 8.30 alle 10.30 di sabato l’ingresso è riservato alle scuole, alle 11 visita guidata con Ruggiero Bignardi, che farà il bis domenica alle 18.

In provincia. A Vietri sul Mare, apre le porte il museo della ceramica Villa Guariglia e, solo per gli iscritti al Fai, l’antica dimora dell’ambasciatore con la cappella di San Vito e il laboratorio del ceramista Giancappetti. A Cetara vale la pena di ammirare la torre-museo di ugo Marano, menre a Nocera Superiore ci sono le “Diverse stanze” di Villa De Ruggiero. Per il programma completo, è possibile consultare il sito www.giornatefai.it.

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