IL CASO

Morto sull’A3 per un colpo da 900 euro

Annunziata e Gallo avevano raggiunto l’area di servizio con una vettura rubata. Il nocerino si era rifugiato in un albergo

NOCERA SUPERIORE - Ammontava a 900 euro il bottino della doppia rapina a mano armata finita nel sangue per un incidente sul tratto autostradale Napoli Salerno, dopo il colpo eseguito da due uomini all’Autogrill Alfaterna, nel territorio comunale di Nocera Superiore: questo era il totale portato via dal rapinatore fuggito, il 47enne Gerardo Gallo , arrivato a piedi all’albergo Santa Chiara di Nocera Inferiore dove ha trascorso la notte prima di essere rintracciato e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Per lui la convalida è fissata nelle prossime ore, con la rapina costata cara al complice Francesco Amendola , 69enne paganese rimasto ucciso nel tentativo di attraversare le corsie autostradali per passare dall’altro lato del nastro d’asfalto, in direzione Napoli.

I due avevano provato a fuggire nello stesso modo, con diversa sorte, dopo che l’auto rubata per eseguire il colpo, una Lancia Y di cui lo stesso proprietario si era detto meravigliato alla notizia del ritrovamento, era rimasta in panne, irrimediabilmente, dopo il blitz nell’area di sosta e ristoro, in direzione sud, verso Salerno. Erano circa le ventitré quando la rapina appena compiuta venerdì sera si era trasformata in una tragedia, in pochi minuti, sull’area di sosta col favore del buio. Una volta intascato il denaro i due si erano dati alla fuga, facendo perdere le proprie tracce, incappando nel guasto trasformato in una trappola. I rapinatori avevano lasciato l’auto, ormai inservibile, dandosi alla macchia a piedi, correndo via per le strade laterali: senza riflettere avevano scavalcato le barriere per passare dall’altra parte, con Amendola travolto e rimasto ucciso.

La fuga di Gallo era arrivata fino all’albergo, dove la notte era trascorsa apparentemente senza problemi, con un pagamento in contanti e le forze dell’ordine già attive nella caccia all’uomo. Il blitz aveva compreso una ulteriore fase a danno del distributore di benzina, con altro denaro portato via, fino all’esito finale nella giornata di sabato che aveva compreso il fermo e la traduzione in carcere in attesa della imminente udienza di convalida. In primis, i poliziotti del commissariato nocerino, coordinati dal dirigente Luigi Amato , avevano dato nome e volto alla vittima, presa in pieno da una vettura che incombeva, senza avere alcuna chance di evitare il corpo sulla strada.

Le indagini coordinate dalla Procura nocerina avevano ricostruito i passaggi della vicenda, partendo dai due responsabili, con l’identità del deceduto, noto alle forze dell’ordine per una sfilza di precedenti specifici, e quella del complice arrivato indenne dall’altro lato dell’autostrada Napoli-Salerno, fuggito lungo la scarpata facendo perdere le proprie tracce almeno per una manciata di ore. Poi le verifiche avevano messo insieme un quadro completo per chiudere il caso: il provvedimento d’urgenza, firmato dal titolare del fascicolo aperto dalla Procura guidata da Antonio Centore , attende ora il vaglio del giudice delle indagini preliminari, con accuse di rapina aggravata a carico di Gallo, anche lui già noto alle forze dell’ordine e ora in una cella del carcere di Salerno.

(a.t.g.)