Morte sul lavoro, indagate sei persone

Sono sei gli indagati per la morte del giovane Michael Guttà, 23 siciliano di Vittoria, rimasto folgorato il 17 luglio scorso mentre si trovava a lavorare in un impianto serricolo ad Eboli, in zona Santa Cecilia. Titolare delle indagini è il sostituto procuratore Claudia D’Alitto, della Procura di Salerno che ha emesso avviso di garanzia nei confronti di sei persone, titolari o amministratori delle aziende che stavano eseguendo i lavori, e nei confronti del responsabile del cantiere di contrada Santa Cecilia. Si tratta della Vitrosole di Eboli, titolare dell’appalto, e delle altre ditte che la coadiuvavano, la Premier Serre di Vittoria, la Agrocarpenteria srl e la Opus ed Vita srl, entrambe di Eboli.
Michael si trovava lì in quanto lavoratore della Premier Serre, ed era a Eboli da tre mesi. L’autopsia sul corpo del giovane è stata eseguita dal medico legale Giuseppe Consalvo e la causa del decesso è stata confermata: Michael è morto fulminato, mentre si trovava sul tetto di una serra. Non si esclude la nomina, da parte della procura, di un consulente tecnico per verificare le condizioni di sicurezza del cantiere per verificare se il posto di lavoro in cui operava il giovane vittoriese era idoneo e sicuro. Il ragazzo, era impiegato di una ditta siciliana che stava realizzando in subappalto alcune serre nella Piana del Sele ed è stato investito da una scarica elettrica mentre era al lavoro.
Sono stati i colleghi i primi a soccorrere il giovane, a portarlo al Pronto soccorso, ma il suo cuore era già fermo. I medici in servizio chiesero anche l’intervento dei rianimatori, purtroppo però per Michael Guttà, nulla c’è stato nulla da fare. Nel caso di un eventuale processo, la famiglia si costituirà parte civile e sarà assistita dall’avvocato Francesco Villardita.(f . f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA