Morte su binari, autopsia non scioglie dubbi

Si è svolta ieri, all’ospedale Papardo di Messina, l’autopsia sul cadavere di Andrea Galati Rando, il 28enne siciliano, di Rocca Capri Leone nel Messinese, trovato cadavere sui binari ferroviari di Battipaglia. L’esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Giovanni Zotti, incaricato dal pm Polito della procura di Salerno, che ha, per grandi linee, confermato investimento.

Restano da chiarire i dubbi sollevati dal padre della vittima, Vincenzo Galati Rando, che, invece, propende per la tesi dell’omicidio. A stabilire l’esatta causa del decesso di Andrea saranno gli esami sui tamponi prelevati dai resti recuperati sui binari. Solo così si potrà chiarire, una volta per tutte, se il 28enne era già morto quando è stato investito dal treno regionale 34522, da Sapri e Napoli Centrale, in località Fosso Pioppo la sera del 20 settembre scorso. Il cadavere è stato sottoposto ai raggi x e sono stati raccolti dei frammenti di unghia per verificare eventuali colluttazioni avute dal giovane deceduto, diretto in Sicilia la notte della sua morte.

A sollevare l’ipotesi del delitto è stato il padre di Andrea che, nei giorni successivi all’investimento, ha presentato, tramite l’avvocato Decimo Lo Presti, un esposto alla polizia di Capo d’Orlando. la famiglia che ha sollevato dubbi sull’originario ricostruzione e sulla prima tesi del suicidio, ha nominato anche il proprio perito di parte, il professor Fabrizio Perri. A seguito dell’esposto, la Polfer di Battipaglia ha effettuato una serie di riscontri sulla scorta dei rilievi posti dai familiari. In particolare si sono concentrati sul momento del saluto di Andrea alla madre naturale e alla sorellastra, che vivono a Mercato San Severino, avvenuto la mattina del 20 settembre, fino al ritrovamento del cadavere, intorno alle 21. L’investimento è avvenuto nel tratto ferroviario tra Battipaglia e Bellizzi, in località Fosso Pioppo, all’altezza del ponte sul Tusciano.(m.l.)