Morte nel cantiere edile Oggi l’autopsia sulla salma

Affidato l’incarico per stabilire la causa della caduta risultata fatale a Cuomo Va accertato se è caduto per un malore o per mancanza di misure di sicurezza

Dovrebbe essere svolto oggi, o al più tardi domani, l’esame autoptico sulla salma di Andrea Cuomo, l’operaio edile 57enne deceduto martedì pomeriggio in seguito ad una caduta nel cantiere dove lavorava. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri della Compagnia di Salerno, agli ordini del maggiore Gennaro Iervolino, l’uomo sarebbe precipitato da un soppalco di un’altezza di circa tre metri e sarebbe deceduto sul colpo.

Ai soccorritori del 118, infatti, non è rimasto che constatare il decesso. La salma dell’uomo, originario di Santa Maria la Carità, nel Napoletano, si trova attualmente presso l’obitorio dell’ospedaleRuggi d’Aragon” a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore, Marco Colamonici, ha conferito ieri l’incarico per l’esame autoptico al medico legale Sandra Cornetta. L’obiettivo è stabilire se a causare la caduta accidentale dell’uomo sia stato un malore oppure una negligenza, della vittima stessa o relativa alle misure di sicurezza che la legge impone nei cantieri proprio per la salvaguardia dell’incolumità di chi ci lavora.

Il cantiere non era oggetto d’appalto dell’impresa edile Lombardi Costruzioni come inizialmente reso noto, ma della ditta Pastore che nell’area dove è avvenuto il decesso stava costruendo delle abitazioni. Sulla vicenda sono intervenute anche la Cgil e la Fillea. «Ancora un altro lavoratore – è scritto in una nota – ha perso la vita a Salerno in un cantiere edile. La corsa delle imprese verso la riduzione dei costi è spesso causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza». «Il riordino e le nuove norme previste nel Jobs act per le attività ispettive ove è prevista la semplificazione e la razionalizzazione – secondo Teresa Potenza, della segreteria Cgil Campania – potrebbero costituire un ulteriore allentamento nei sistemi di controllo, che invece sono necessari ed anzi devono essere intensificati per far rispettare le regole di sicurezza per garantire la tutela della salute dei lavoratori».

Il segretario generale della Fillea Cgil Campania, Giovanni Sannino, ha invece fatto diretto riferimento a quanto avvenuto martedì, rimarcando: «Le prime notizie sulla dinamica dell'infortunio mortale confermano la regressione della qualità del lavoro». Sannino prende lo spunto dalla vicenda per parlare anche di lavori pubblici: «Le distorsioni di un sistema basato sulla pratica del massimo ribasso, col ricorso al sub appalto, richiamano ancora una volta l’esigenza di una profonda riforma del sistema degli appalti».

Carmen Incisivo

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