Morte in piazza dopo la lite al bar La verità arriverà dall’autopsia

San Valentino Torio: dall’esame sarebbero emerse gravi lesioni a un polmone per Luigi Serino Stamattina l’ultimo saluto alla vittima e l’udienza di convalida per il suo aggressore

SAN VALENTINO TORIO. Si svolgeranno questa mattina alle 9, presso la centrale chiesa della Consolazione, i funerali di Luigi Serino, 62 anni, morto dopo un litigio davanti a un bar. Ieri mattina, il pm di turno Amedeo Sessa ha liberato la salma, rendendola ai familiari per i funerali. Il pensionato è stato accompagnato presso la sua abitazione non appena si sono concluse le operazioni di autopsia disposte dalla Procura per avere il quadro chiaro sul decorso causale della morte. Un atto di garanzia sostenuto non solo nell’interesse dei parenti che reclamano giustizia, ma anche nei confronti dello stesso aggressore, Michele Ruggiero, 53 anni, per comprendere fino in fondo se la violenta colluttazione abbia inciso sul decesso, avvenuto qualche minuto dopo la fine della lite.

Dalle prime indiscrezioni, sembra che Serino non abbia riportato lesioni cerebrali, ma vi sono delle lesioni interne, in particolare a un polmone, che saranno oggetto di attenzione speciale. Infatti, dalla ricostruzione dell’evento operata dai Carabinieri della locale stazione, retta dal maresciallo Carlo Corvino, sarebbe emerso anche che Serino sia stato colpito con calci mentre era immobile a terra, prima che ci fosse l’intervento di altri astanti che provavano a riportare la calma. La diagnosi del decesso parla di infarto, ma compito dei medici legale sarà quello di stabilire quanto le percosse abbiano inciso sulla morte e se l’infarto è nato dall’agitazione emotiva causata dalla lite. Il destino giudiziario di Ruggiero, quindi, è appeso a questa sottolinea linea rossa che oscilla tra il reato di omicidio preterintenzionale o quello meno grave di percosse, perseguibile, per altro, a querela di parte.

L’intenzione di arrecare danno c’era perché altrimenti la lite non ci sarebbe stata, ma la differenza tra i due reati è legata proprio all’incidenza di questa volontà di offendere sul decesso di Serino. Il fatto vi è stato ed è indubbio, ma la gravità della condotta di Ruggiero è tutta da delineare.

Gaetano Ferrentino

©RIPRODUZIONE RISERVATA