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Morte dopo tso, escluse violenze

L’autopsia sul corpo di Massimiliano Malzone. I funerali ad Agnone

SANT’ARSENIO. Nessun riscontro o segni sul corpo, che facciano pensare a maltrattamenti subiti durante il ricovero. È quanto emerso ieri dall’autopsia sul corpo di Massimiliano Malzone effettuata all’ospedale di Polla. A svolgerla il medico legale Adamo Maiese nominato dalla Procura di Lagonegro. Per accertare le cause della morte del giovane cilentano, bisognerà attendere l’esito degli esami tossicologici e istologici, che saranno disponibili tra trenta giorni. Intanto nel pomeriggio di ieri, alle 18,30, si sono svolti i funerali del giovane, presso la chiesa Santa Maria del Carmine di Agnone. Affranti dal dolore i genitori e il fratello del 39enne oltre i parenti, ancora increduli di una morte intervenuta all’improvviso e su cui chiedono si faccia chiarezza. Gli eredi del giovane per questo motivo hanno nominato quale legale di fiducia l’avvocato Attilio Tajani e quale consulente di parte il medico legale, Luigi Crispino di Agropoli, che ha assistito all’esame autoptico. Il 39enne di Agnone, frazione di Montecorice, fu ricoverato il 28 maggio scorso presso il Centro igiene mentale di Sant’Arsenio, per essere sottoposto ad un Tso, ma vi morì 12 giorni dopo, a causa di un infarto. Gli esami tossicologici dovranno appurare se i farmaci assunti dal giovane abbiano potuto in qualche modo agevolare o meno il decesso; gli esami del tessuto chiariranno invece la presenza eventuale di tumore o di altra malattia.