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Morte di un bambino in corsia Medico finisce sotto accusa

SARNO. Fu portato al pronto soccorso dell’ospedale di Sarno con forti dolori all’addome, dimesso fu poi ricoverato d’urgenza a Nola per una peritonite e spirò due giorni dopo al Santobono di Napoli....

SARNO. Fu portato al pronto soccorso dell’ospedale di Sarno con forti dolori all’addome, dimesso fu poi ricoverato d’urgenza a Nola per una peritonite e spirò due giorni dopo al Santobono di Napoli. Vittima un ragazzino di 12 anni di Palma Campania, in provincia di Napoli. Per quella morte sospetta è indagato il medico, in servizio all’ospedale di Sarno, che non diagnosticò alla giovane promessa del calcio palmese la perforazione dell’intestino.

I carabinieri della sezione di Pg del Tribunale di Nocera Inferiore – coordinati dal luogotenente Massimo Santaniello - che hanno indagato sul caso hanno notificato al dottore Domenico Leo, 63 anni di Siano, l’avviso di conclusione delle indagini emesso dal pm Cacciapuoti. Secondo l’accusa, il medico in servizio al Villa Malta visitò Walter Costantino Carbone, il 25 giugno dello scorso anno. Il medicò sostenne che il bambino aveva una semplice ‘epigastralgia’ e gli prescrisse dei farmaci.

Ma nel cuore della notte, poche ore dopo le dimissioni, il bambino in preda a fortissimi dolori fu trasportato in ambulanza all’ospedale di Nola dove fu operato d’urgenza. Vista la gravità del caso, il ragazzino fu trasferito al Santobono di Napoli dove spirò il 28 giugno dello scorso anno. La denuncia dei genitori spinse il pm aidentificare i medici che lo avevano avuto in cura.

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