sanitÀ nell’agro

Morte del 50enne di Angri Sono indagati due medici

SARNO. Sono due le persone sotto inchiesta per il decesso di Francesco Amato, con gli avvisi di garanzia partiti ieri in concomitanza con l’affidamento dell’incarico per l’autopsia. L’indagine per...

SARNO. Sono due le persone sotto inchiesta per il decesso di Francesco Amato, con gli avvisi di garanzia partiti ieri in concomitanza con l’affidamento dell’incarico per l’autopsia.

L’indagine per ipotesi di reato di omicidio colposo riguarda due medici, uno in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I e un altro impegnato nella divisione chirurgia: restano fuori i componenti dell’équipe che è intervenuta nell’ultimo intervento, a situazione ampiamente compromessa e i medici dell’ospedale di Sarno, che erano intervenuti per una consulenza disposta a Nocera, con l’affidamento della consulenza per l’esame autoptico prevista in giornata al dottor Giovanni Zotti. Alla necroscopia, affidata al medico legale su direttiva della procura, potranno partecipare consulenti di parte della famiglia e degli indagati. Il cinquantenne angrese era deceduto giovedì scorso in circostanze da chiarire all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, con la ricostruzione ufficiale completata nella giornata di ieri a cura della sezione pg della polizia di stato presso la procura di Nocera Inferiore.

Amato era stato sottoposto ad una lunga serie di visite e controlli effettuati nei giorni precedenti alla morte, con due diversi accessi all’ospedale nocerino, in diversi reparti, e un ulteriore consulenza svolta all’ospedale di Sarno, con gli accertamenti affidati dal pm Giuseppe Cacciapuoti, titolare dell’inchiesta, seguita dalla procura di Nocera Inferiore. Nella mattinata di ieri la rosa iniziale di persone interessate da accertamenti è scesa da una decina a sei, con una ulteriore scrematura finale che ha ufficializzato i nomi di due persone sottoposti ad indagine e raggiunti dall’avviso di garanzia in vista dell’accertamento. Prima ancora la ricostruzione dell’iter ospedaliero dell’uomo aveva contato diciotto persone solo tra medici e sanitari della struttura ospedaliera di Nocera, senza conteggiare i medici di Sarno. L’uomo, padre di due figli, era deceduto dopo visite che avevano circoscritto le ragioni del malessere a una forma emorroidale.

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