IL CASO

Morosità “pazze”, l’Acer sotto accusa

Inviate oltre 4mila lettere di diffida agli inquilini dell’ex Iacp. Ma in molti casi i pagamenti sono in regola: scatta la protesta

Le file, ogni martedì e giovedì, sono diventate ormai consuetudine. E sono cariche di rabbia le persone che, per due volte a settimana, affollano via Alberto Alì, nei pressi dello stadio Vestuti, proprio davanti agli uffici dell’Acer Campania. In tanti si recano presso gli sportelli della struttura regionale ex Iacp per protestare. Perché, da novembre in poi, da Acer sono arrivate centinaia di lettere di avvisi di morosità per gli inquilini delle case popolari disseminate sull’intero territorio della “terra felix”. I numeri sono “monstre” in provincia di Salerno: su circa 8.500 alloggi di Acer Campania, infatti, sin dal mese di novembre sono state inviate ben 4.662 lettere di contestazione. Più della metà degli inquilini del Salernitano. E nelle lettere vengono evidenziate morosità che, in diverse occasioni, sono inesistenti: persone che hanno regolarmente pagato i canoni e che, invece, sono “costrette” a recarsi negli uffici nei pressi dello stadio Vestuti per chiarire questo disguido. E anche chi ha maturato la morosità, contesta queste missive: i programmi di rateizzazione presentati all’interno delle comunicazioni, infatti, non sarebbero effettuati secondo la normativa regionale che riparametra il pagamento degli arretrati in base al reddito familiare, evitando così il “paletto” che prevede l’impossibilità che le rate superino il 30% dell’Isee.

Un autentico caos, dunque, che riguarda gran parte delle persone che vivono nelle abitazioni dell’Acer Campania e che sta creando grossi disagi anche perché la struttura regionale, a causa della carenza di personale, non riesce ad evadere in grande velocità tutte le (numerose) richieste che arrivano ogni martedì e giovedì negli uffici di via Alì. Un problema in più, dunque, che si aggiunge alle proteste - ormai ataviche - per la carenza di manutenzione delle case di Acer Campania. «La Giunta regionale della Campania ha approvato la riforma dello Iacp istituendo l’Acer Campania ma i primi passi del nuovo ente sono stati oltremodo difficoltosi in una materia ostica e complicata che vive delle dinamiche del bene della vita quale è la casa», evidenzia Pierluigi Estero , sindacalista e presidente regionale della Uniat Campania Uil. «L’attuale situazione è insostenibile in tutta la regione ma per il dipartimento di Salerno è davvero drammatica», sottolinea ancora Estero. «La struttura ha subito un’importante contrazione del personale dipendente e le iniziative assunte dall’Acer subiscono forti rallentamenti nel territorio di Salerno, il tutto a discapito dell’utenza. Da ultimo, la recente comunicazione in ordine alla morosità, notificata agli assegnatari- conduttori, ha provocato forte malumore e pesanti contraccolpi ». Proprio su quest’ultimo colpo di scena che ha raggiunto gran parte degli inquilini di Acer Campania, l’idea del sindacato è chiara: «La diffida per morosità, a nostro avviso, è viziata dalla indeterminatezza del contenuto in quanto non vi è alcun riferimento sulla quantificazione delle somme dovute. E in alcuni casi si tratta addirittura di morosità inesistenti oppure le diffide sono state inviate anche ad assegnatari con piani di rateizzazione già in corso che pagano regolarmente». Poi la contestazione del piano di rateizzazione che per Estero non è «in linea con la previsione del regolamento regionale né con gli accordi firmati con organizzazioni sindacali e associazioni degli assegnatari. La disciplina della rateizzazione non tiene conto dell’effettiva capacità reddituale del nucleo familiare, con il rischio che molti assegnatari non saranno nelle condizioni di poter effettuare i pagamenti».

Ma c’è un altro problema grave - che viene evidenziato dal rappresentante della Uniat Campania Uil: la carenza di manutenzione. «Le ditte incaricate purtroppo non riescono a far fronte alle tante richieste. Gli espurghi e la funzionalità degli ascensori, solo per fare degli esempi, sono praticamente inesistenti ». Ora, dopo gli ultimi accadimenti, sono pronte nuove azioni: «Abbiamo avviato dei tavoli di confronto con i vertici di Acer Campania e con la Regione - conclude il sindacalista Estero - ma in assenza di una netta e concreta inversione di tendenza sulle questioni gestionali e sulle manutenzioni, promuoveremo in maniera decisa una mobilitazione per tutelare i diritti degli utenti».

(al.mo.)