Moretti pronto a far visita a don Nunzio Scarano

L’arcivescovo di Salerno potrebbe andare al “Ruggi” nei prossimi giorni. E monsignore si confessa al cappellano del carcere

Ieri mattina è andato a trovarlo il cappellano del carcere, don Rosario Petrone, ma presto don Nunzio Scarano potrebbe ricevere la visita anche dell’arcivescovo Luigi Moretti. In Curia circola con insistenza l’indiscrezione che monsignor Moretti ha già espresso l’intenzione di avere un colloquio con il sacerdote, il quale sebbene lavorasse da molti anni a Roma risulta tuttora incardinato nella Diocesi salernitana. Spetterebbe per questo allo stesso Moretti l’adozione di un eventuale provvedimento disciplinare che potrebbe consistere in una sospensione a divinis, il divieto di amministrare i sacramenti. Finora l’arcivescovo ha glissato: «Un conto è essere incardinato, altra cosa è l’attività – precisò ai giornalisti a due giorni dall’arresto – monsignor Scarano è un sacerdote che da tanti anni ha lavorato e vive fuori da Salerno. Quando sarà il momento, quello che sarà e come sarà, vedremo. Parlare oggi di queste cose mi sembra fuori luogo». Sin dall’inizio ha però espresso «piena fiducia nella magistratura» per una vicenda definita «dolorosa», testimoniando nel contempo a don Nunzio «la vicinanza dell’Arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno». Ora si profila a un faccia a faccia, che potrà avvenire previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria. Intanto ieri mattina Scarano si è confessato al cappellano del carcere e ha incontrato il difensore Silverio Sica. Da giovedì pomeriggio è ricoverato in una stanza del reparto detenuti del “Ruggi”, per sottoporsi ad accertamenti clinici che dovranno verificare le sue condizioni di salute e dire se è necessario sottoporlo a un intervento chirurgico. Il check up è già iniziato ieri e i primi risultati arriveranno nei primi giorni della prossima settimana, quando dovrebbe essere chiaro se il sacerdote dovrà essere operato. Da questo dipenderanno anche i tempi dell’interrogatorio richiesto dalla Procura di Salerno, già previsto per fine agosto e rinviato su istanza dei difensori per ragioni di salute. «Don Nunzio è molto depresso – ha ribadito ieri l’avvocato Sica dopo il colloquio in ospedale – È una persona che sta male, molto provata dal regime carcerario, che ha perso quasi dieci chili e ha bisogno di cure».

Monsignor Scarano soffre di un’arteropatia, una parziale ostruzione delle arterie delle gambe che lo espone al rischio di ictus e infarto e che i medici potrebbero decidere di trattare con una terapia chirurgica. I suoi legali hanno ottenuto che ad eseguire gli accertamenti fossero i sanitari di Salerno, dove già era in cura. E l’altro ieri il giudice delle indagini preliminari di Roma (dove è indagato per corruzione e calunnia per il tentativo di far rientrare dalla Svizzera venti milioni degli armatori D’Amico) ha firmato l’autorizzazione, riaprendo, dopo 67 giorni di carcere, le porte di Regina Coeli.

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