San Matteo

Moretti non fa sconti. I portatori chiedono un incontro

L'arcivescovo:"Bisogna purificare la fede. Via i pettegolezzi"

SALERNO. Purificare la fede. Senza fermarsi a riti e cerimonie. Lontano dai pettegolezzi e dalle offese. In una parola, seguire la raccomandazione di Paolo ai cristiani della Galazia: uscire fuori dalla logica dei pagani ed iniziare a pensare come la pensa Gesù. E’ un Moretti che non fa sconti, quello che ieri sera ha incontrato i fedeli, in piazza Cavour, in occasione della processione della Madonna che viene dal Mare. E sconti non sembrano intenzionati a farne neppure i portatori della festa di San Matteo, che in una nota, pur smentendo uno scontro con la Curia e dicendosi anche pronti a seguirne le direttive, ribadiscono di non essere d’accordo con la scelta dell’arcivescovo di abolire due tappe (l’ingresso del Patrono nella caserma della Finanza e nell’atrio del Duomo), dal momento che «trasformano e mutano profondamente e fortemente le tradizioni storiche della città di Salerno». Tensioni, sul lungomare affollato di fedeli per rendere omaggio alla Vergine di Costantinopoli, non se ne sono registrate. Ma l’omelia di Moretti è stata inequivocabile nel voler raccomandare ai fedeli che, come il popolo liberato dall’Egitto, non bisogna inseguire ed incoronare chi regala il pane, ma comprendere il messaggio della salvezza. «Abbiamo bisogno di purificare la nostra fede - ha esortato l’arcivescovo - affinchè non rimanga qualcosa che non ci fa vivere il rapporto vero con il Signore. Ci possiamo fermare a riti, gesti, parole, cerimonie, ma siamo chiamati ad incontrare Lui per accogliere il suo invito. Se cercate il pane, il pane non toglie la fame. Se cercate Lui, cercate la vita eterna».

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