Morì con pinza nell’addome Prosciolti quattro sanitari

Non fu colpa né dell’anestesista, né del tirocinante ferrista e delle due infermiere presenti in sala operatoria se durante l’intervento chirurgico alla 85enne Nicoletta Ontano fu dimenticata una...

Non fu colpa né dell’anestesista, né del tirocinante ferrista e delle due infermiere presenti in sala operatoria se durante l’intervento chirurgico alla 85enne Nicoletta Ontano fu dimenticata una pinza nell’addome, scoperta solo sei mesi dopo quando la donna tornò in ospedale in preda a dolori lancinanti e morì prima di essere operata di nuovo. A emettere il provvedimento di archiviazione è stato ieri mattina il gip Bruno De Filippis, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Elena Cosentino e le tesi difensive degli avvocati Lucio Basco e Marcello Giani. I processo va quindi avanti solo per i tre medici già rinviati a giudizio: C.N., G.D.C e L.N., tutti in forza al reparto di chirurgia generale di Salerno. I familiari dell’anziana di Montecorvino Rovella si erano opposti, tramite l’avvocato Antonio Ferrari, all’archiviazione per gli altri quattro sanitari, ma il giudice ha stabilito che a loro carico non siano rilevabili profili di responsabilità.

Nicoletta Ontano morì nel febbraio del 2013. Quando giunse stremata al Pronto soccorso del Ruggi, una tac rivelò che aveva nell’addome una pinza chirurgica e fu programmato un nuovo intervento. Ma per lei era troppo tardi.