Montecorice, morì dopo il Tso Il pm chiede l’archiviazione bis

MONTECORICE. Seconda richiesta di archiviazione da parte del pm della Procura di Vallo della Lucania, relativamente alle indagini sui momenti precedenti la morte di Massimiliano Malzone, il...

MONTECORICE. Seconda richiesta di archiviazione da parte del pm della Procura di Vallo della Lucania, relativamente alle indagini sui momenti precedenti la morte di Massimiliano Malzone, il trentanovenne di Agnone che fu ricoverato il 28 maggio 2015 presso il Centro igiene mentale di Sant’Arsenio per essere sottoposto a un Tso, ma vi morì 12 giorni dopo.

«Siamo stupiti – spiega il legale della famiglia Malzone, Michele Capano – della seconda richiesta di archiviazione del pm Niglio. La prima era stata giustificata dal fatto che “non emergono fatti penalmente rilevanti”; la seconda perché “non sono sussistenti i presupposti di cui all’articolo 610 del codice penale (violenza privata)”».

Ma il legale non ci sta e così come nel primo caso, ha chiesto al gip, De Simone, un supplemento di indagine: «In particolare si vuole comprendere il motivo secondo il quale i vigili urbani, giunti a casa di Malzone prima dei medici, avevano sbarrato l’ingresso carraio dell’abitazione evitando che il trentanovenne uscisse. Secondo il pm questo non configura la violenza privata in quanto Malzone avrebbe potuto uscire a piedi. Ma secondo noi invece tale condotta non configura il sequestro di persona ma il reato di violenza privata sì». E visto che «sono stati gli stessi vigili ad ammettere che prima dell’arrivo dei medici il ragazzo era calmo, abbiamo chiesto che venisse operato un confronto tra i due vigili e la sorella Adele, due vicini di casa, il dirigente del dipartimento di salute mentale dell’Asl e due infermieri».

Nel contempo, il legale, visti i ritardi accumulati (oltre un anno e 9 mesi) dalla Procura di Lagonegro, che si occupa di quanto accade presso l’ospedale di Sant’Arsenio, ha chiesto alla Procura generale di trasferire gli atti alla Corte d’Appello di Potenza.

Andrea Passaro

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