Monsignor Giudice «Attenti alle fandonie»

Il vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno si rivolge agli elettori cattolici «Non facciamoci prendere in giro da chi promette solo favole»

NOCERA INFERIORE. Rammaricato perché «in questa campagna elettorale si parla solamente di economia e poco di lavoro per i giovani, di famiglia, dei più deboli».

Sono le parole che il vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno, monsignor Giuseppe Giudice, ha pronunciato durante un convegno nella sala “Bernardo D’Arezzo” dell’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani.

Una considerazione che, nell’ultimo periodo, il prelato aveva fatto in diversi incontri con la comunità diocesana. Una riflessione sulla campagna elettorale e sulla corsa a dirsi cattolici, per accaparrarsi un voto, che monsignor Giudice ha ribadito pure durante un’omelia pubblicata sul sito internet della Diocesi. Un modo per ufficializzare un pensiero che, altrimenti, sarebbe passato probabilmente in silenzio.

Basta, dunque, con la «promessa di favole» ha tuonato il presule durante la celebrazione in ricordo di don Enrico Smaldone, sacerdote di Angri scomparso quasi 50 anni fa. Un presbitero che tanto aveva fatto per la sua città e per i suoi giovani, realizzando la storica Città dei ragazzi.

Esempi che oggi stanno scomparendo e che qualcun vorrebbe addirittura provare a strumentalizzare. Davanti a tutto questo la Chiesa dice basta e non resta a guardare, sostenendo la propria idea sulla carneficina elettorale che si consuma in queste settimane.

Il vescovo Giudice invita soprattutto ad essere attenti a quanto viene detto: «Non accettiamo proposte che vengono da chi fa finta, oggi, di difendere la vita, di difendere la famiglia, per avere un voto in più. Non accettiamo – ha consigliato – chi fa finta di essere cattolico per avere un voto in più».

E le parole diventano ancora più dure: «Dobbiamo stare attenti a questi profeti di sventura che prendono in giro l’uomo, che prendono in giro le donne, soltanto per intascare qualche soldo in più».

Poi l’esortazione ad aprire gli occhi: «Purtroppo come cattolici, come cristiani, abbiamo dimenticato che oltre la soglia della chiesa ci sono uomini e donne che hanno bisogno di riprendere la dignità, che si sono stancati di essere presi in giro da politici che, all’ultimo momento, si presentano facendo finta di essere cristiani, facendo finta di essere cattolici, prendendo in giro la nostra dignità e promettendo favole».

Un monito di padre attento a quanto accade e che, soprattutto, non si lascia abbindolare: «Non facciamoci prendere in giro da chi vende il fumo, da chi vende fandonie, da chi calpesta l’uomo. Abbiamo la dignità, il coraggio di dire sono cristiano, sono cattolico e rispetto la vita, sempre, dall’alba al tramonto, perché in ogni vita c’è un frammento di Cristo. Non diciamolo con le parole, può essere semplice, diciamolo con la nostra vita». Nel momento del voto, insomma, attenzione ai programmi e soprattutto a chi li presenta.

Salvatore D’Angelo

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