«Monitorare l’ambiente con i soldi dei ripetitori»

Pontecagnano, la proposta del Pd e del coordinamento Udc al primo cittadino «Si tratta di 56mila euro utili per le centraline e la sensibilizzazione»

PONTECAGNANO. Risorse per il monitoraggio ambientale dagli introiti derivanti dai ripetitori per telefonia cellulare: questa la proposta presentata all’amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano dai consiglieri comunali del Partito democratico, su richiesta dei locali coordinatori del partito democratico e dell’Unione di centro, quest’ultima partito politico extraconsiliare. Pd e Udc, in una nota congiunta, chiedono all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ernesto Sica di destinare i proventi derivanti dalla presenza di tali ripetitori al monitoraggio ambientale sul territorio comunale.
Tre sono le antenne installate sul territorio: una nei pressi dell’ex passaggio a livello di via Cristoforo Colombo, dove sono in corso i lavori di realizzazione del sottopasso; una in via Roma, non lontano dal comando di polizia municipale; una nei pressi dello stadio “XXIII giugno 1978”.
«La proposta, indirizzata al sindaco, Ernesto Sica, e all’assessore all’igiene urbana e tutela dell’ambiente, Mario Vivone - si legge in una nota dei due coordinamenti - riguarda il reinvestimento degli introiti che annualmente il Comune incassa grazie all’installazione delle antenne per la telefonia mobile sul territorio. L’importo di 56.000 euro - 18.000 euro per ciascun contratto sottoscritto rispettivamente con Nokia Siemens, Vodafone Omnitel e Tim Italia - non prevede vincoli specifici e, stando alla richiesta firmata da Giuseppe Lanzara, Francesco Fusco, Nunzia Fiore, Giovanni Ligurso e Gerarda Sica, può essere riutilizzato per una fondamentale operazione di monitoraggio ambientale attraverso l’installazione di appositi strumenti e di una necessaria campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini».
Partito democratico e Udc chiedono quindi che i soldi siano reinvestiti per la collocazione di centraline, sonde e quanto necessario per il monitoraggio ambientale, si tratti di monitoraggio dell’aria, dei campi elettromagnetici, dell’acqua o del suolo. «Con Adriano Montemurro (coordinatore Udc) abbiamo immaginato e suggerito un’azione i cui benefici rendano più sicura e sana la vita della comunità. Entrambe le forze politiche che rappresentiamo si propongono solo e soltanto, infatti, la tutela del territorio in cui viviamo. Auspichiamo che la proposta venga accolta», ha commentato il coordinatore Pd, Roberto Brusa. Queste le parole del coordinatore Udc: «Abbiamo presentato una idea che può agevolmente tramutarsi in progetto, in opportunità concreta per questa comunità. Ignorarla sarebbe un atto gravissimo, soprattutto considerando le pessime condizioni ambientali, e non solo, in cui versa la nostra città».
Marco De Simone
©RIPRODUZIONE RISERVATA