L'INCHIESTA

Moduli Covid e mascherine: le “gare sprint” nel mirino

Terzo indagato: è il presidente della Soresa Cuccurullo. L’emergenza e la fretta

SALERNO - Ospedali Covid e forniture sanitarie in periodo di emergenza, salgono a tre gli indagati. E a far riflettere sono anche i dati della fondazione Open polis sui fondi spesi durante l’emergenza e le modalità di esecuzione delle gare. Al momento, sono indagati dai pm partenopei il consigliere regionale Luca Cascone, il direttore generale della Asl Napoli 1, Ciro Verdolina, e Corrado Cuccurullo, il punto di riferimento della Soresa, la società regionale che deve occuparsi di tutti gli appalti della Regione. Le ipotesi di accusa sono turbativa della libertà degli incanti e frode in commercio per la costruzione degli ospedali covid e le forniture sanitarie.

Gli indagati e i ruoli. La Soresa è il punto chiave della gestione di milioni di euro in questa fase emergenziale, con procedure che dire accelerate è poco. Verdoliva è uno dei manager più importanti della sanità Campana. Luca Cascone, presidente del commissione regionale per i trasporti, sarebbe stato, secondo il grande accusatore, il deputato della destra sociale partenopea, Marcello Taglialatela, una sorta di “facilitatore” tra aziende e Regione per le forniture, ricoprendo un ruolo istituzionalmente non suo. Da consigliere regionale, Cascone non avrebbe potuto avere alcun compito amministrativo di competenza esclusiva della Soresa. Il consigliere però faceva parte dell’Unità di crisi della Regione Campania contro il Covid, su nomina del responsabile, Italo Giulivo. Insomma, c’è chi ipotizza che Cascone sia stato una sorta di intermediario, altri lo vedono solo come colui che dava una mano a velocizzare le procedure per assicurare beni indispensabili: questo è il punto che i pm dovranno chiarire.

Terapie intensive e forniture. All’inizio di marzo scorso (il 18 c’è l’aggiudica degli ospedali modulari poi finiti nel mirino della Procura) c’era il problema dei posti letto per la terapia intensiva da destinare alla Covid, come risulta da una fotografia dell’esistente realizzata dal collegio dei primari di terapia intensiva. Il 27 marzo, il Governatore Vincenzo De Luca, in un video denunciava la non buona qualità delle mascherine inviate dalla Protezione civile nazionale. Il diktat, come del in tutta Italia, in quel momento, era quello di fare presto, con nuovi contagi che salivano a due e a tre cifre al giorno e numerosi erano anche i morti: indispensabili erano proprio le mascherine, i dispositivi di protezione e i posti letto di rianimazione. E così le procedure per appalti in tutta Italia innestarono il turbo che lascia sempre spazi a pericoli di vario genere.

Salvatore De Napoli

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