Mobbing al capo dei vigili, Comune risarcirà 20mila euro

AGROPOLI. Il Comune di Agropoli condannato dal Tribunale di Vallo della Lucania a pagare 20.000 euro, oltre spese, per mobbing ai danni di un dipendente comunale. «I fatti risalgono al 2003 – ha...

AGROPOLI. Il Comune di Agropoli condannato dal Tribunale di Vallo della Lucania a pagare 20.000 euro, oltre spese, per mobbing ai danni di un dipendente comunale. «I fatti risalgono al 2003 – ha spiegato il sindaco Franco Alfieri in consiglio comunale – e riguardano la condotta aggressiva portata avanti in maniera reiterata dall’ex sindaco di Agropoli, Antonio Domini, nei confronti del comandante della polizia municipale, Maurizio Crispino». All’epoca, l’attuale comandante dei vigili urbani fu spostato «a ricoprire il ruolo di responsabile dell’ufficio contenzioso, mentre il comando dei vigili venne affidato ad altra persona». «Questa vicenda assorbì amministrazione e opinione pubblica per mesi», ha ricordato Alfieri, evidenziando che «il giudice non ha censurato gli atti compiuti, e cioè il cambio di posizione organizzativa, ma piuttosto il comportamento del sindaco di allora, a seguito dell’ascolto di testimoni, riconoscendo un danno biologico a Crispino del 3%». «Mi auguro – ha concluso Alfieri – che una volta analizzati gli atti, la Corte dei Conti disponga che il Comune debba operare azione di rivalsa nei confronti dell’ex sindaco, che credo debba rispondere personalmente del danno cagionato al dipendente».

Durante la seduta, l’assessore al bilancio Adamo Coppola ha sottolineato «il rispetto del patto di stabilità per l’anno in corso». L’assise ha inoltre approvato il nuovo regolamento di Protezione civile.

«A seguito della verifica compiuta dall’ispettore inviato dal Ministero, Vito Tatò, abbiamo ridotto 4 indennità di posizione e risultato al fine del recupero del fondo per il trattamento accessorio del personale per gli anni oggetto della verifica», ha poi comunicato il sindaco. In merito, la Procura regionale della Corte dei Conti il 15 luglio scorso, aveva riscontrato che nel periodo che va 2006-2010 il Comune aveva corrisposto erroneamente ai dipendenti comunali circa 800mila euro. Per questo, chiese formalmente al Comune la costituzione in mora di sindaci, consiglieri, assessori e funzionari coinvolti.

Andrea Passaro

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