il romanzo

Mistero e ironia su famiglia e affetti

Alla Feltrinelli presentato “Il tessitore di vita” di Titti Marrone

SALERNO. «Un romanzo, tra mistero e ironia, sulla famiglia e gli affetti ambientato nella Napoli contemporanea». Lo racconta così Titti Marrone “Il tessitore di vite”, il volume (edito Mondadori) si articola intorno alle storie di un gruppo di cinquantenni e delle loro debolezze sul piano relazionale e affettivo.

Il libro, presentato ieri alla Feltrinelli, è ambientato durante “un'estate di luce accecante”, descrive prima Massimo, un antropologo da poco separato dalla moglie, che predica a se stesso una cupa misoginia ma non disdegna le grazie delle sue studentesse. Poi appare Caterina, insegnante di sociologia all'Università che si divide tra una figlia che le somiglia al punto da ripetere i suoi stessi errori, una vecchia madre da assistere e il desiderio di sentirsi affrancata da un'esistenza che non le ha risparmiato alcuna asprezza.

Procedendo si incontra Lia, personalità travolgente, continua a tentare di fare la giornalista in prima linea, ma deve lottare per tener viva la passione per il suo lavoro in una realtà grigia. Miranda è alle prese con la gravidanza inattesa della giovanissima figlia e con un segreto che la scava nell'anima.

E Pietro, che invece vive al Nord, sotto l'aspetto di manager impeccabile, padre affettuoso e marito devoto, nasconde una doppia vita inconfessabile.

«Nulla unisce, all'apparenza, queste cinque persone ormai nella loro piena maturità – ha spiegato l'autrice – eppure c'è un uomo, Riccardo, che con la pazienza di un tessitore silenzioso cerca di costruire tra loro un sotterraneo legame che gli consenta di rivelare a tutti un segreto. Con quali parole potrà svelare loro la verità di cui è venuto suo malgrado a conoscenza? Come reagiranno? Ha diritto di sconvolgere vite ormai consolidate e compiute?».

Tra le pagine di questo romanzo - che trae spunto da un reale fatto di cronaca - si dipanano i percorsi di ricerca personali di uomini e donne giunti a un giro di boa delle loro esistenze di adulti, quando ormai si è ben più genitori che figli, e insieme il filo rosso di una ricerca che li coinvolge tutti, e che è destinata a incidere sulle loro radici più profonde e sensibili.

Rita Esposito

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