Missione in Kosovo Rientrati i militari del Reggimento carri

SALERNO. Dopo sei mesi di missione in Kosovo sono rientrati a Persano i soldati del 4° Reggimento Carri. Ieri mattina, all’interno della caserma “Capone”, si è tenuta la cerimonia di saluto. I carristi della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, guidati dal colonnello Salvatore Alessandro Sarcià, sono rientrati in Italia dopo sei mesi di impegno operativo alla guida del Multinational battle group West, l’unità multinazionale a leadership italiana che opera nel settore ovest del Kosovo nell’ambito dell’operazione di Kfor (Kosovo force) denominata “Joint Enterprise”. I militari sono stati accolti a Persano dalle massime autorità civili, militari e religiose della provincia di Salerno, nonché dal generale Claudio Minghetti, comandante della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”. La cerimonia è stata l’occasione per ripercorrere l’impegno del 4° Reggimento Carri a favore del processo di stabilizzazione del Kosovo. In particolare i soldati salernitani «hanno garantito la sicurezza, la stabilità e la libertà nel proprio settore di competenza – ha spiegato il colonnello Sarcià – contribuendo al consolidamento della pace e al processo di crescita civile del Kosovo». Hanno effettuato 785 pattuglie appiedate, 3188 posti di osservazione e 1594 pattuglie motorizzate, per un totale di circa 65.000 km percorsi. Il 4° Reggimento ha portato a termine, inoltre, numerosi progetti di cooperazione civile-militare volti a migliorare le condizioni di vita generali della popolazione locale, «operando – ha t precisato il comandante – sempre nel pieno rispetto di ogni cultura, etnia, tradizione e credo religioso". Tra i maggiori risultati ottenuti il colonnello Sarcià ha ricordato il progetto relativo alla costruzione di una strada in un quartiere della municipalità di Peja/Pec.

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