Michele D'auria e Diego Iacoe

SALERNO

Miscelatore self per chi fuma elettrico

Michele D’Auria e Diego Iacoe hanno progettato la macchina per combinare aromi e farli somigliare al gusto di tabacco

SALERNO. In molti, con alterni risultati, hanno provato a eliminare il vizio del fumo. Impresa non semplicissima per gli amanti di tabacco e nicotina che, spesso, hanno trovato rifugio nelle sigarette elettroniche. Se, però, non si riuscisse ad adattare gli aromi e i quantitativi di nicotina già preconfezionati ai propri gusti? E se la carica di liquido interno finisce di sera, quando tutti i negozi sono chiusi, come si fa? Il ritorno all’odiata e amata sigaretta è sempre incombente. È da qui che nasce il brevetto di Michele D’Auria e Diego Iacoe. I due inventori salernitani lavorano nel settore della telefonia e, proprio la voglia di smettere di fumare, è stato l’input per la loro invenzione: un distributore automatico che miscela aromi e nicotina su misura del fumatore. E che può essere a disposizione 24 ore su 24. «L’idea è nata nel 2015 – racconta D’Auria – avevamo da poco lasciato le nostre vecchie “bionde” per passare al cosiddetto Svapo, la nota sigaretta elettronica. Comprammo, quindi, il nostro primo liquido preconfezionato in flacone da 10 ml, al gusto di tabacco con nicotina (12mg), in modo da rendere quella elettronica molto simile alle nostre vecchie sigarette. Da allora, iniziammo a calare pian piano la percentuale di nicotina per tentare di eliminare del tutto la dipendenza. Abbiamo provato un’infinità di gusti, di sapori differenti e di gradazioni, ma nulla ci soddisfaceva come la vecchia sigaretta». Cosa fare? «Iniziammo a guardarci intorno e incominciammo a sperimentare i liquidi fai da te. Dopo lunghe ricerche, riuscimmo a trovare il giusto equilibrio tra aroma e grado di nicotina. Ci accorgemmo, però, che erano indispensabili siringhe per dosare, contenitori vuoti e una continua e fastidiosa manutenzione per la pulizia prima e dopo l’utilizzo».
Un caos che innesca l’idea: una macchina da banco che fosse in grado di miscelare questi prodotti in maniera esatta e precisa, in base al gusto e alle esigenze di ciascuno, riempendo boccettine da 10 ml, proprio come quelle in commercio. Con la differenza che, in questo caso, è l’acquirente a stabilire come dosare tutti i componenti e può realizzare una sorta di sigaretta elettronica su misura. «Dovevamo, quindi, progettare un dosatore. Iniziammo, allora, a trascorrere lunghe ore nel retrobottega del nostro negozio per trovare la soluzione giusta. Restavamo lì anche fino a tarda notte – ricorda D’Auria – per costruire o, meglio, per creare questa famigerata macchina. Iniziammo sagomando un cartone, ma era troppo fragile. Allora passammo a dei tubolari di ferro, ma erano troppo faticosi e rumorosi da lavorare, così decidemmo di provare con l’alluminio, ma una volta realizzata la struttura esterna, diventava complicato lavorare al meccanismo interno. Così, comprammo una stampante 3D, di quelle in kit che si trovano in rete». Sembrava che tutto camminasse sul binario giusto, ma ben presto, i due inventori si trovarono dinanzi un nuovo ostacolo: come fare a comandare alla macchina che cosa fare? E come disegnare e trasformare i componenti in 3D. «A questo punto contattammo un esperto nel settore, il signor Melchiorre Onofrio, che si appassionò al progetto, dandoci un grande aiuto per tutti gli aspetti tecnici. Incominciammo, così, a creare i primi pezzi in 3D e la nostra idea, fino ad allora tutta nelle nostre teste, finalmente iniziava a prendeva forma». A furia di lavorare, ricorda D’Auria, «iniziammo a pensare in grande: perché creare una macchina da banco e non un self service h 24 che possa essere immesso sul mercato offrendo così un servizio al consumatore?». Insomma una macchina «che in tutta comodità e a qualsiasi ora del giorno e della notte possa offrire la possibilità di creare la miscela desiderata». E, così, da una semplice esigenza di due fumatori si è arrivati a una creazione ambiziosa. I due inventori, infatti, hanno realizzato un prototipo che, con il supporto tecnico e legale dell’avvocato Giustino Sisto, è diventato un brevetto che sarà commercializzato in franchising. «Molto presto – annuncia D’Auria con non poca soddisfazione – i fumatori di Svapo come noi potranno non solo scegliere gusto e aroma del liquido e potranno fare la loro scorta in qualsiasi ora del giorno». È già pronta anche un’applicazione che, attraverso il cellulare, sarà in grado di interagire con la macchina ricordando al fumatore quali caratteristiche di liquido sta utilizzando e come miscelarle per ridurre o aumentare il quantitativo di nicotina.

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(9-Continua. I pezzi su Roberto Conza, Attilio Mantovani, Annamaria Salzano, Rosaio Valles e Carmelo Cartiere, su Carlo e Serena De Luca, Italo Ingenito, Antonio Di Giacomo e Donato Di Canto sono usciti l’11 aprile, il 14 e 21 febbraio, il 7, 14, 21, 28 marzo e 4 aprile 2017)