ALBANELLA 

Mirarchi non vota il bilancio È crisi per la maggioranza

ALBANELLA. Il vicesindaco di Albanella Pasquale Mirarchi non vota il bilancio di previsione e apre di fatto una crisi politica all’interno dell’amministrazione comunale guidata da Renato Josca. Nel...

ALBANELLA. Il vicesindaco di Albanella Pasquale Mirarchi non vota il bilancio di previsione e apre di fatto una crisi politica all’interno dell’amministrazione comunale guidata da Renato Josca. Nel corso del suo intervento l’esponente della giunta aveva comunque assicurato di volere, «per onorare la mia lunga amicizia personale nei confronti del primo cittadino», comunque dare il suo voto positivo. Alla fine ha deciso diversamente dopo aver criticato il capogruppo Ciro Lamberti reo di «non averci mai riuniti». Critiche rivolte anche all’assessore all’Ambiente Scorziello: «Hai fatto perdere i fondi dell’Anci Conai per i rifiuti». Ce n’è anche per il presidente del consiglio comunale, Remo Pipi: «Mi hai sabotato durante la mia candidatura regionale».
L’atto di accusa di Mirarchi si è consumato durante l’ultimo consiglio comunale e ha avuto l’effetto più evidente di oscurare l’opposizione e, per le pronte risposte degli accusati dal vicesindaco, di trasformare la seduta in un dibattito interno alla maggioranza.
In chiusura dei lavoro ha prova a metterci una pezza il sindaco Josca: “«Mirarchi è così come lo vediamo. Poi farà prevalere la sua generosità e voglia di impegnarsi per la sua comunità e tornerà al suo posto tra di noi». Ha abbandonato la seduta anche il consigliere comunale d’opposizione Giovanni Mazza ma qui nessuna polemica con i suoi ma solo il costante e continuo scambio di battute dialettiche con il sindaco.
Ma quali saranno i possibili sviluppi di queste frizioni all’interno della maggioranza? «Quel che è certo - ha fatto notare Enzo Bagini, capogruppo dell’opposizione - è che in consiglio comunale si è decretata la morte cerebrale di una maggioranza litigiosa e sicuramente in affanno. Non penso che qualcuno staccherà la spina, più probabile, invece, una lunga e lenta agonia. Esplodono pubblicamente le contraddizioni e le spaccature che hanno da sempre contraddistinto questa “maggioranza” consiliare mettendone a nudo la fragilità politica e la contraddittorietà delle posizioni».
Oreste Mottola
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