Mini Imu, ecco come si calcola

Scadenza il 24 gennaio. Il Comune incasserà 221mila euro sui 553mila previsti

Tra dieci giorni scade il termine per pagare la “mini Imu” ed il Comune di Salerno si attiva per recuperare quella parte di entrate che dovranno sborsare direttamente i cittadini salernitani. Ieri mattina si è svolta una riunione della commissione Bilancio proprio per fare il punto sulla situazione. E’ ormai chiaro che dei 553mila euro che dovevano arrivare dal versamento della seconda rata dell’Imu sulla prima casa, il 40% sarà versato dai contribuenti, ovvero 221mila euro.

Ma quali sono gli immobili interessati dal pagamento? Tutti quelli inizialmente esonerati, ovvero abitazione principale, abitazione assegnata dalle cooperative o a proprietà indivisa, abitazioni degli Iacp, terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, purchè iscritti nella previdenza agricola.

La modalità per calcolare l’importo dovuto è abbastanza complessa. Bisogna infatti partire dalla rendita catastale che va aumentata del 5%, ma non va rivalutata. Su questo si applica la prima aliquota pari allo 0,4 e la detrazione decisa dallo Stato di 200 euro per immobile, aumentato di cinquanta euro per ogni figlio residente al di sotto dei ventisei anni. Quindi si effettua di nuovo il calcolo con l’aliquota decisa dal Comune (nel nostro caso lo 0,7). La differenza dei due importi va ridotta del 60% e si ottiene quanto versare.

Per fare queste operazioni di calcolo ci si può collegare al sito www.amministrazione.it. «Ci rendiamo conto che potrebbero esserci delle difficoltà nel determinare quanto dovuto - ha spiegato il presidente della commissione Bilancio Nino Criscuolo - per questo motivo abbiamo avanzato nel corso della riunione la proposta di attivare presso il Comune di Salerno uno sportello informativo che aiuti i contribuenti a fare il calcolo».

Ma una volta appurato quanto si deve al Comune, come si dovrà pagare tale cifra? Basterà utilizzare il classico modello F24 con il codice tributo 3912 o con i bollettini postali che riportano già il numero di conto corrente postale. Bisognerà indicare che si tratta del saldo per l’anno 2013. Attenzione, se il dovuto è inferiore ai 12 euro non bisognerà pagare.

A margine della riunione di commissione, Criscuolo ha poi voluto fare una precisazione. «C’è stato molto terrorismo psicologico in merito a questa situazione - ha detto - L’attenzione del Comune non è mai calata anche rispetto a delle disfunzioni che possono esserci state. E’ bene fare tutte le opportune verifiche per affrontate seriamente e serenamente queste problematiche».

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