l’inchiesta

Minacciata e picchiata, indagato poliziotto

Vittima di uno stalking accompagnato da botte e minacce di morte è una quarantenne salernitana

SALERNO. Quel poliziotto, conosciuto per circostanze di lavoro, era parso da principio una persona cordiale con cui poter stringere anche un rapporto di amicizia. Si sarebbe invece rivelato un corteggiatore ossessivo e violento, da cui la donna è riuscita a liberarsi solo con una denuncia all’autorità giudiziaria che nei confronti dell’uomo ha disposto ora il divieto di dimora di Salerno.

Vittima di uno stalking accompagnato da botte e minacce di morte è una quarantenne salernitana, che lavora fuori regione e che proprio sul posto di lavoro era entrata in contatto con il poliziotto napoletano. A quel primo incontro sono seguiti altri contatti, telefonate, finché la donna non ha compreso che le intenzioni dell’uomo andavano ben oltre la mera amicizia e ha interrotto le comunicazioni, sottolineando all’interlocutore che entrambi sono già sposati e che lei non ha alcuna intenzione di intraprendere une relazione extraconiugale. L’uomo però si è tutt’altro che rassegnato e quelli che da principio erano approcci cordiali si sono trasformati in una vera persecuzione. In più di un’occasione avrebbe raggiunto la donna a Salerno e in un’occasione risulta che l’abbia costretta a entrare nella sua automobile, picchiata e minacciata di morte puntandole contro una pistola.

A quel punto la vittima ha capito che non poteva più risolvere la vicenda da sola e si è rivolta alle forze dell’ordine. In procura è stato aperto un fascicolo d’inchiesta affidato al sostituto procuratore Roberto Penna, che ha raccolto gli elementi indiziari, ha disposto una perquisizione nel corso della quale la pistola è stata sequestrata e ha formulato nei confronti del poliziotto una richiesta di custodia cautelare in carcere con le accuse di stalking, lesioni personali, minacce aggravate e sequestro di persona (quest’ultimo per averle impedito di uscire dall’auto). La giudice delle indagini preliminari Maria Zambrano ha invece disposto la misura più tenue del divieto di dimora a Salerno e nella città di lavoro della donna. E ora la Procura sta tirando le fila dell’inchiesta per arrivare alla chiusura indagini e alla richiesta di rinvio a giudizio. (c.d.m.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA