I FERMI

Minacciò testimone “T’ammazzo se non ritratti!”: 2 arresti nel Salernitano

Spaccio ed estorsioni: D’Alterio e Cerrone provarono a farlo ritrattare

CAMPAGNA. “T’ammazzo se non ritratti!”. Era lo scorso anno, a marzo, quando un teste della Dda, un pregiudicato del luogo, fu minacciato di morte da Danilo D’Alterio, 40 anni, detto ‘O Napulitano, e Massimo Cerrone, 46, entrambi di Campagna e arrestati ieri. La vittima aveva reso dichiarazioni in merito all’inchiesta sul vorticoso giro di spaccio ed estorsioni operati dal gruppo di Campagna, guidato proprio da D’Alterio. Sotto minaccia, la vittima fu costretta anche a sporgere querela contro i carabinieri per calunnia. In seguito alle indagini della procura di Salerno, sostituto procuratore Elena Guarino, si è risaliti agli episodi intimidatori messi in atto da D’Alterio e Cerrone per far ritrattare il teste. In una circostanza – scrive il gip che ha disposto il carcere per entrambi – gli indagati prelevarono la vittima sotto la sua abitazione, lo costrinsero a salire in macchina e lo portarono in un luogo isolato. D’Alterio, facendo leva sulla sua caratura delinquenziale, lo minacciò di morte. Il teste fu picchiato fino a costringerlo a ritrattare le accuse nei loro confronti. L’attività investigativa, eseguita dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal capitano Luca Geminale, ha consentito di raccogliere importanti elementi di prova a carico di D’Alterio e Cerrone. In particolare, gli investigatori hanno raccolto prove a sostegno dell’ipotesi di accusa di sequestro di persona, violenza e minaccia per costringere a commettere reato, aggravata dal metodo mafioso. Elementi che hanno convinto il gip a disporre la misura cautelare in carcere per i due indagati. Per il giudice c’è il rischio che possono continuare ad insidiare il teste al fine di inficiare la precedente accusa di associazione per delinquere. D’Alterio e Cerrone saranno davanti al gip nei prossimi giorni per l’interrogatorio di garanzia. (m.l.)