Minacce telefoniche alla ex: a processo 

Un trentenne rinviato a giudizio perché ha tormentato per quattro mesi la donna con chiamate e sms

Era finita così, di punto in bianco, la storia sentimentale tra due giovani, lui di origine palestinese, 30 anni, e lei di Scafati, ventiseienne. Alla conclusione della relazione, il ragazzo non aveva accettato la decisione, né era riuscito a trovare dei motivi validi, nella sua testa, che lo rendessero tranquillo. Da quel momento, infatti, aveva iniziato a mettere in atto comportamenti irresponsabili e irrispettosi nei confronti della sua ex, mettendola al centro di rivendicazioni, parole e pensieri pesanti. Fino a guadagnarsi una denuncia per stalking, ora culminata nell’iter giudiziario fino al processo, fissato davanti al Tribunale monocratico di Nocera Inferiore, dove da imputato dovrà difendersi delle molestie personali sintetizzate nell’accusa prevista dall’articolo 612 bis del codice penale.
Il trentenne è accusato di aver fatto, da maggio ad agosto del 2013, centinaia di telefonate alla ragazza scafatese, a qualunque ora del giorno e della notte, con offese e intimidazioni, minacce e rivendicazioni nei confronti dell’ex fidanzata, diventata classico bersaglio delle sue frustrazioni. Da affiatata coppia “internazionale”, i due erano arrivati all’esito infausto della relazione, che dopo la sua conclusione avrà adesso un prosieguo giudiziario, uno sgradevole strascico dal sapore amaro da discutere in un’aula di Tribunale. La situazione era poi diventata tanto insostenibile da spingere la ragazza alla decisione di sporgere denuncia per cautelarsi. La ventiseienne aveva infatti avvertito un clima di forte paura e di timore personale già dopo le prime telefonate, divenute via via troppe e troppo moleste, fino ai messaggi arrivati di continuo, passando dal tentativo di rimettere in piedi la storia alle parole forti e arrabbiate di lui per la decisione di lei: le parole dell’ex fidanzato, infatti, ad un certo punto avevano assunto toni forti, annunciavano vendette, si riempivano di offese e rabbia, sempre peggio fino a far cambiare radicalmente le abitudini di vita della ragazza, costretta a guardarsi le spalle, temendo evoluzioni imprevedibili da parte del prossimo imputato. Così aveva deciso infine di rivolgersi ai carabinieri, con la denuncia trasfusa nella dettagliata informativa di reato, approdata sul tavolo del sostituto procuratore dell’ufficio di Nocera Inferiore.
Al termine dell’udienza preliminare il trentenne è stato rinviato a giudizio con l’accusa formale di stalking e l’acquisizione nel fascicolo della Procura del racconto della sua ex. L’udienza a suo carico è stata fissata per il prossimo 16 ottobre davanti al giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore dottoressa De Nicola; in quella sede l’imputato dovrà difendersi, spiegando i perché del suo comportamento, con le telefonate documentate nero su bianco e le trascrizioni degli sms inviati all’utenza telefonica della ex.
Alfonso T. Guerritore
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