via sacro cuore

Minacce a condomini, c’è lo sfratto

Carabinieri e vigili urbani hanno notificato l’ordinanza del Comune

A due mesi dall’ordinanza sindacale i carabinieri hanno eseguito ieri lo sfratto di una famiglia in via Sacro Cuore nella zona 167: l’appartamento liberato è stato già riassegnato. Un escalation di violenza quella vissuta dai condomini di un palazzo di proprietà del Comune che tre mesi fa si ritrovarono con taniche di benzina versate sul pianerottolo ed un portone sfasciato. I condomini si erano rivolti al Comune chiedendo maggiore sicurezza: ad inizi giugno l’ordinanza sindacale che chiedeva lo sgombero della famiglia in quanto erano decaduti i requisiti di assegnazione dell’alloggio. Un’ordinanza rimasta al palo per un mese quando i condomini, stanchi di vivere nella paura, hanno scritto direttamente al prefetto Gerarda Panataleone chiedendo il so intervento. Quattro settimane di silenzio mentre i carabinieri hanno indagato sull’atto intimidatorio ascoltando testimoni ed inquilini che nel frattempo si sono consultati con i legali per valutare eventuali denunce di autotutela. Poi, ieri mattina, l’esecuzione dello sfratto. Intorno alle 9 le pattuglie dei carabinieri e dei vigili urbani sono giunte in via Sacro Cuore ed hanno bussato alla portone del terzo piano informando la famiglia che era in esecuzione di sfratto. Urla e pianti la prima reazione poi in fretta e furia hanno raccolto abiti, stoviglie ed hanno lasciato l’appartamento. Già in mattinata l’ufficio patrimonio del Comune con i vigili urbani, accompagnato da un sospiro di sollievo degli inquilini, hanno consegnato le chiavi al nuovo assegnatario dell’alloggio per scongiurare eventuali ipotesi di occupazione abusiva ed eventuali danni all’immobile. A distanza di tre mesi si chiude così una battaglia per la legalità condotta dai condomini del palazzo che da subito avevano chiesto aiuto alle istituzioni.

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