IL DECRETO SICUREZZA

Migranti, un corteo per i sindaci: «Disobbedite»

La Cgil organizza una manifestazione

SALERNO - Non si limiterà agli appelli la protesta della Cgil salernitana sul cosiddetto decreto sicurezza. Anche se nessun sindaco del territorio ha aderito alla richiesta di disobbedienza, il sindacato sta organizzando una manifestazione che coinvolga tutte le sigle della Rete Antifascista di Salerno e della provincia, oltre che le realtà associative e dell’accoglienza. «L’unico atto concreto lo ha compiuto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando », fa notare Anselmo Botte riferendosi all’ordinanza della giunta palermitana che impone all’ufficio anagrafe di registrare i rifugiati che la legge Salvini escluderebbe. «La nostra posizione – ribadisce Botte – è pienamente condivisa anche dalla Cgil nazionale. Questa norma, oltre ad avere dei profili di xenofobia e razzismo, nei fatti crea insicurezza. I sindaci si troveranno con sacche di irregolarità tra i migranti che non possono essere controllati in nessun modo: non possono rientrare in progetti di integrazione, né essere iscritti all’anagrafe ». Anselmo Botte è stato in un Centro di accoglienza con 130 migranti: con l’applicazione della legge sulla sicurezza, risulta che soltanto 1 ha diritto a uno status di rifugiato; tutti gli altri, in attesa di essere convocati dalla Commissione territoriale, non avranno nessuna regolarizzazione. Dovrebbero essere rimpatriati, ma «questo governo – fa notare Botte – ha rimpatriato da quando è in carica solo una decina di migranti». Il resto dei rifugiati, che la Cgil stima fra i 130mila e i 150mila (il 5% nel Salernitano), si troveranno nelle città senza alcun punto di riferimento e senza la possibilità di accedere anche a diritti basilari come le cure sanitarie. «Tanti clandestini – ragiona il sindacalista – che diventeranno facile preda del caporalato e della criminalità. E l’emergenza è concentrato soprattutto a Sud della provincia, dove ci sono più centri di accoglienza». E proprio dall’area Sud, dal comune di Palomonte, arriva la lettera del vicesindaco Simone Valitutto al sindaco Mariano Casciano , per chiedere di «intraprendere iniziative, politiche e amministrative, che superino le forti criticità che il decreto porta con sé».

Eleonora Tedesco