«Migranti, problema serio» Parte l’appello al prefetto

Il primo cittadino di S. Marzano chiede una riunione del comitato per la sicurezza Per altri sindaci, però, spesso la vera spina nel fianco è rappresentata dai rom

Centri storici e quartieri periferici che rischiano di favorire la ghettizzazione degli stranieri. Il fenomeno, sta prendendo piede anche nelle cittadine di provincia. Se non gestito, rischia di sfuggire di mano. All’integrazione e all’inclusione, quest’ultimo è l’obiettivo ideale, si sostituirà l’odio e il sospetto. Seppur la deriva banlieue è lontana, nell’Agro c’è chi ha il sentore che qualcosa non vada. Si tratta del sindaco di San Marzano sul Sarno.

L’aggressione ai danni di una commerciante, da parte di alcuni extracomunitari, e la quasi impenetrabilità di alcuni cortili abitati da stranieri hanno spinto Cosimo Annunziata a chiedere al prefetto di convocare il tavolo per l’ordine e la sicurezza. A inficiare sul lavoro di integrazione e inclusione, che le amministrazioni provano a condurre, è la cronaca. Il sindaco Annunziata porta a esempio l’aggressione alla titolare di un esercizio commerciale commessa da «due cittadini extracomunitari in stato di ebbrezza». A pesare sarebbe anche il non rispetto delle regole per la raccolta differenziata e «l’abbandono di bottiglie vuote nei luoghi pubblici». Una situazione esplosiva, soprattutto in alcune zone: «I bellissimi cortili di via Cesare Battisti sono ormai diventati un ghetto di sporcizia ed emarginazione, dove è impossibile anche entrare per effettuare ogni forma di controllo». «Urge – sollecita il sindaco al prefetto – un confronto tra i componenti del Comitato al fine di attivare azioni congiunte per il controllo del territorio, al fine di garantire le condizioni di pace sociale, che costituisce una priorità e un bene primario per i cittadini». Il fenomeno immigrati, soprattutto nordafricani, a San Marzano, è diffuso da tempo. Si tratta di braccia per il lavoro nei campi dell’Agro e quelli vesuviani. Non si immaginava che però fosse in atto una simile escalation. Nei comuni vicini, infatti, le sensazioni sono diverse. È d’accordo a studiare attività comuni il sindaco di San Valentino Torio Michele Strianese, che però precisa: «Problemi di violenza e intolleranza non ce ne sono. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo ospitato la preghiera per la fine del Ramadan. C’erano alcune centinaia di persone, non abbiamo trovato nemmeno una carta a terra quando sono andati via». A Nocera Inferiore qualche problema si è avuto con i rom, la scorsa settimana venticinque persone sono state sgomberate da un basso in via Atzori. «Durante la campagna “Ti ascolto” – commenta l’assessore alle politiche sociali Saverio D’Alessio – ho registrato da parte dei cittadini qualche lamentela relativa alla presenza di extracomunitari, in particolare dei rom a via Atzori o in altre zone, come in via Origlia. Abbiamo anche una nutrita presenza di indiani a Merichi». D’Alessio è chiaro: «Non riscontriamo il fenomeno denunciato dal sindaco di San Marzano». Nocera Inferiore è stata antesignana dell’integrazione, durante l’amministrazione Romano fu istituita pure la Consulta degli immigrati.

Situazione analoga pure a Pagani, dove gli stranieri si concentrano nel centro storico, tra via San Francesco e via Criscuolo: «Ci sono diversi cittadini stranieri – dichiara il sindaco Salvatore Bottone –, ma risultano ben integrati. Sono anche registrati all’anagrafe. Comprendo quello che esprime il sindaco Annunziata, però credo che questa sua situazione non sia vissuta in maniera così forte nella città di Pagani».

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