statale 19 

Migranti in bici sulla carreggiata buia: scattano segnali di luce

L’assenza di illuminazione e la continua presenza di persone lungo la carreggiata, soprattutto migranti a bordo delle bici, hanno messo in allarme gli automobilisti che quotidianamente percorrono la...

L’assenza di illuminazione e la continua presenza di persone lungo la carreggiata, soprattutto migranti a bordo delle bici, hanno messo in allarme gli automobilisti che quotidianamente percorrono la strada Statale 19 delle Calabrie che unisce i comuni di Eboli e Battipaglia. La mancanza di luce artificiale durante il crepuscolo è una costante che purtroppo da anni la strada si porta dietro ma, negli ultimi mesi, si è intensificata l’attività di ragazzi che si spostano in bicicletta o peggio ancora a piedi per compiere il tragitto tra le due città.
Di sera è praticamente impossibile vedere queste persone se non quando si è a pochi metri da loro e quindi, per evitare una tragedia (e molte ne sono state sfiorate nel corso dei mesi) gli automobilisti hanno creato un codice per indicare che sulla strada si incontreranno persone a bordo strada. Lo schema è il classico lampeggiare con gli abbaglianti dell’auto verso il guidatore che arriva in direzione opposta, spesso usato tra gli automobilisti per segnalare la presenza di qualcosa o qualcuno più avanti nel tragitto. «Inizialmente non capivo cosa mi segnalassero gli altri – racconta un ebolitano che frequenta quotidianamente la strada – poi parlando con amici e colleghi ho scoperto che in questo tratto specifico gli altri ti segnalano la presenza di persone che non rischi di nonv vedere».
La mancanza di illuminazione ha portato i cittadini delle due città a trovare una soluzione alternativa, perché spesso è capitato di incontrare anche più di una sola persona: «Spesso si incontrano anche gruppi di 3-4 persone, sempre a piedi o in bicicletta – racconta una ragazza di Battipaglia – portano sempre un sacco di peso e hanno le cuffie nelle orecchie, un pericolo per noi e per loro. Una volta mi è capitato addirittura di incontrare una donna a piedi con un passeggino».
Filippo Folliero
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