Pagani

Migranti a messa nella chiesa di don Flaviano

In venti alla celebrazione religiosa: per loro i posti ai primi banchi e testi in inglese. Il parroco: «Non mi preoccupo di quello che dice la gente, io seguo il Vangelo»

PAGANI. «C'è bisogno dell’integrazione perché tutti siamo figli di Dio»: queste le parole di don Flaviano Calenda, quando ieri mattina ha celebrato la messa davanti a venti giovani nigeriani ospiti della Cooperativa San Pio. Una parte dei 50 immigrati che si trovano in uno stabile di via Pesca a Pagani, ieri ha voluto partecipare alla Santa Messa officiata da don Flaviano, parroco della Chiesa del Corpo di Cristo.

I ragazzi cattolici sono stati fatti sedere ai banchi delle prime file e per renderli pienamente partecipi della funzione religiosa le letture sono state tradotte in inglese. «Io sono un semplice sacerdote – ha affermato don Flaviano – tutto quello che dice la gente non mi deve preoccupare perché il mio compito è mettere in pratica il Vangelo come ci ricorda il Papa».

Da giorni l’accoglienza è gestita dalla cooperativa sociale San Pio, di Carlo D’Acunzo che ha in don Flaviano la sua figura di riferimento. La notizia dell’arrivo di questi immigrati ha suscitato polemiche in città perché molti paganesi temono che la presenza di altri extracomunitari in città possa creare disordini. Una paura senza fondamento come ha cercato di far capire ieri in Chiesa il sacerdote: «Noi dobbiamo fare quello che è giusto, così come imposto dalla nostra coscienza senza pensare al giudizio delle persone. Perché noi dobbiamo solo aspettare il giudizio di Dio. Anzi noi siamo anche in ritardo perché altre Diocesi già da settimane accolgono questi poveri immigrati».

Don Flaviano ha spiegato che ad Aversa la Curia ha deciso addirittura di mettere a disposizione due immobili per procedere con l’accoglienza e che i migranti sono arrivati a Pagani dopo essere stati già accolti a Cava de’ Tirreni, Vietri Sul Mare, Eboli, Battipaglia, Palinuro, Padula e Teggiano. «Bisogna solo essere felici per aver regalato un sorriso a questi ragazzi».

Intanto le polemiche proseguono con l’esponente locale dell’Idv Alfonso Giorgio il quale ha denunciato che lo stabile attualmente utilizzato dalla coop per ospitare gli immigrati non avrebbe ancora ottenuto il condono edilizio e dunque il via libera. «Ai cittadini che da anni attendono risposte sulle domande di condono – scrive Giorgio – suggeriamo di ospitare dei migranti, in tal modo si assicureranno l’esito positivo della loro pratica edilizia tanto attesa e mai approvata».

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