Microdiscariche e amianto È allarme a Santa Lucia

Emergenza all’incrocio tra la località Starza e il passaggio a livello di via Vitale La protesta di un gruppo di famiglie esasperate per la scoperta di tubi in eternit

In barba alle disposizioni comunali e a ogni tentativo intrapreso dall’amministrazione di ridurre il problema microdiscariche in città, in particolare quelle dove è massiccia la presenza in amianto, continua l’emergenza eternit sull’intero territorio cittadino. Sorprendentemente, manufatti contenenti il pericoloso materiale sono stati infatti rinvenuti nei giorni scorsi in diversi punti. Una situazione su tutte ha visto scendere in campo nelle ultime ore un agglomerato di famiglie residenti all’accesso della frazione di Santa Lucia. Tubi in amianto, conferimento indiscriminato dei rifiuti, specchi rotti e balconi travolti dai camion. Tanti problemi, tutti insieme, in quell’angolo di strada all’incrocio tra località Starza e il passaggio a livello di via Giuseppe Vitale.

La protesta collettiva dei residenti di via Vitale è nata dall’esasperazione – arrivata ormai alle stelle – delle cinque famiglie che affacciano sul quel tratto di strada. Una zona fuori mano in cui da settimane sono stati rinvenuti una serie di tubature in amianto che attendono invano un intervento di rimozione, o quantomeno di messa in sicurezza, che – sebbene invocato – sembra non voglia arrivare mai. «Abbiamo chiesto più volte l’intervento dei vigili ma, a quanto pare, se ne fregano – ha dichiarato la signora Ferrante – non sappiamo più cosa fare, ci prendono tutti in giro e intanto qui è diventata una discarica, passa chiunque e abbandona i propri rifiuti e la colpa ricade su di noi residenti. Siamo quattro case contate, se dipendesse da noi qui ci crescerebbero i fiori. Abbiamo più volte colto i malfattori sul fatto e ci hanno pure minacciato, siamo stanchi e speriamo che il Comune provveda almeno a installare delle videocamere».

Situazioni non certo isolate e di cui l’assessorato al ramo è ben a conoscenza, lo stesso assessore Nunzio Senatore ha fatto sapere che si sta facendo il possibile per rispondere in maniera concreta alle segnalazioni pervenute.

Una misura del problema si hai dai dati relativi alla quantità di materiale raccolto nell’ultimo anno e ai soldi spesi per lo smaltimento che superano i 25mila euro per un totale di quasi 5000 chilogrammi di amianto rinvenuto e rimosso. Numeri questi non certo incoraggianti e che, stando a quanto denunciato dai cittadini negli ultimi giorni, sono destinati a crescere sia in termini quantitativi che in termini di investimento delle casse comunali. Altri manufatti in amianto sono stati rinvenuti anche in via XXV Luglio, all’altezza dell’ex Di Mauro, proprio sul ciglio della strada. Qui, almeno, i materiali sono stati messi in sicurezza con la copertura in plastica apposita.

Intanto da Palazzo di Città si continua a lavorare per tentare di risolvere il problema: nell’ultimo contratto stipulato per il servizio di raccolta e smaltimento amianto è stato dato l’incarico alla ditta aggiudicataria di raccogliere circa altri cinque quintali di materiale pericoloso abbandonato in punti nevralgici quali via San Martino, via Pisapia, via Di Marino e via Baldi.

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