«Mia madre vuole morire nella sua casa»

Castellabate: l’appello della figlia dell’anziana che il principe Granito Belmonte vuole sfrattare

CASTELLABATE. «Chiedo che mia madre non sia sfrattata e possa continuare a vivere nella sua casa dove desidera morire». A lanciare l’appello, diretto al principe Angelo Granito Belmonte, è Elvira Capaccio, in vista dell’esecuzione di sfratto, fissata per venerdì, che vede destinataria la madre di 87 anni, inevitabile dopo il rigetto del ricorso da parte del tribunale di Vallo della Lucania. Il principe Granito Belmonte è rientrato in possesso di tutto il suo “feudo” comprese le decine di ettari precedentemente acquisite dalla famiglia Boroli.

E proprio su uno di questi terreni, in località Ogliastro Marina, insiste il prefabbricato dove vive Anna Tedesco da 50 anni. Già lo scorso febbraio l’anziana avrebbe dovuto lasciare la casa, ma lo sfratto fu rinviato per problemi di salute. Ora i funzionari del tribunale venerdì si ripresenteranno alla sua porta, ma l’anziana non ha nessuna intenzione di lasciare la casa. «Abbiamo presentato tutta la documentazione necessaria cercando anche di far applicare la legge sull’usucapione, ma è stato tutto inutile – afferma la signora Elvira – il tribunale ha rigettato il ricorso. Abbiamo anche cercato di raggiungere un accordo con il principe, siamo disposti a pagare il fondo ma non vuole rinunciare a questa proprietà. Perché tanto accanimento ? Mia madre ripete in continuazione che vuole morire in questa casa che per lei ha un valore affettivo. Da quando è iniziata la storia dello sfratto le sue condizioni di salute sono peggiorate, una decina di giorni fa ha avuto un’ischemia, non sta bene e non ha intenzione di lasciare la casa, che si è costruita con il sudore della fronte e tanti sacrifici».

Il terreno su cui insiste la casa è stato donato al marito dell’anziana, che faceva il fattore, dai Boroli come forma di liquidazione in modo bonario. «Purtroppo non abbiamo un atto che lo certifichi – conclude Elvira - sul terreno mio padre nel ’78 ha costruito un prefabbricato, accatastato e condonato. Fino a quando non è arrivato il principe Belmonte non abbiamo avuto problemi».

Angela Sabetta

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