Mezzo secolo di storia nei francobolli di Caprioli

Un pezzo di mondo nella collezione di un salernitano amante di filatelica

Salerno. Alfonso Caprioli colleziona francobolli da quasi mezzo secolo ed è tra i fondatori dell’associazione salernitana di Filatelia e Numismatica. Per lui i valori postali dentellati rappresentano la passione di tutta una vita. Ha cominciato la raccolta quasi per gioco, come per rispendere ad una curiosità del figlio Alfredo, che da piccolino era attratto dai colori dei francobolli e ne voleva sempre di nuovi. Così è iniziata la prima naturale operazione di ritagliarli dalle buste e dalle cartoline della corrispondenza. Poi fare la spola con gli sportelli filatelici delle Poste e ad intrattenere rapporti con i collezionisti di tutto il mondo, il passo è stato breve.

Oggi Alfonso Caprioli ha una grande collezione che si è concentrata soprattutto sull’Italia, anche se vasta è anche la raccolta dedicata all’estero. «Negli scaffali ci sono almeno venticinque faldoni pieni di francobolli italiani - spiega il collezionista salernitano - con tutte le serie che sono uscite nel Regno d’Italia prima e con la Repubblica dopo. La cosa più difficile è mantenerla sempre aggiornata, interessarsi, prendere visione delle nuove uscite, andare alle poste, comprare gli ultimi francobolli».

Allo sportello filatelico, racconta «ci conosciamo un po’ tutti. La nostra associazione è presieduta da Aniello Veneri. Siamo come un club di fedelissimi che si ritrovano a parlare di un settore ormai per pochi appassionati. E’ triste vedere oggi in circolazione sempre meno corrispondenza e magari con appena un timbro, senza nemmeno il francobollo».

Eppure, con le emissioni filateliche si possono approfondire la storia, la geografia, la politica, gli eroi, i santi e i personaggi di una nazione, come ha fatto Caprioli. «Si può scegliere di mettere insieme le più disparate sezioni tematiche, perché davvero dietro quei piccoli valori cartacei c’è tutto un sapere che fa il giro del pianeta. Infatti, con l’associazione filatelica, abbiamo allestito tante mostre monografiche: sulla medicina, sull’arte, sulla storia. Proprio con una parte della mia collezione, mettemmo in piedi una mostra al seminario Giovanni Paolo II, nell’anniversario della venuta a Salerno del Papa».

© riproduzione riservata

L'ARTICOLO COMPLETO E ALTRI SERVIZI SUL GIORNALE IN EDICOLA