Trasporti

Metropolitana, nuovo stop. Il contratto è in scadenza

Le gare per l’affidamento dei servizi su ferro in Campania subiranno un ritardo. Scatterà la proroga per i treni regionali ma non per le corse aggiuntive a Salerno

L’inizio del nuovo anno potrebbe veder chiudere nuovamente la metropolitana di Salerno. Quella che al momento è un’indiscrezione, ripercorrendo l’analoga vicenda che si verificò lo scorso anno per la linea ferrata cittadina, sembra assumere i crismi di una disarmante realtà. Il problema, come già accaduto, sarebbe la mancanza di copertura economica da parte della Regione Campania per poter mandare avanti il servizio a partire dal primo gennaio.

Secondo quanto più volte affermato dal delegato regionale ai trasporti, Sergio Vetrella, il problema di prosecuzione del servizio non ci sarebbe stato a partire da gennaio 2015 e- quando i servizi della metropolitana furono sospesi la prima volta- si parlò di “fase transitoria” e fu detto che la linea ferrata di Salerno sarebbe rientrata a pieno titolo nei servizi di trasporto pubblico locale su ferro insieme agli altri servizi che la Regione appalta, così da non incorrere più in rischi simili. Il funzionamento della metro sarebbe infatti stato garantito dalla stipula di nuovi contratti con il vettore che si sarebbe aggiudicato la gara per l’affidamento dei servizi di tpl, gare che al momento sono sospese a causa dell’impugnazione dei bandi da parte di più società di trasporto (fra cui anche il Cstp) e sulle quali il Tar della Campania si pronuncerà giovedì.

Ammesso che la procedura venga ritenuta valida e che si proceda dunque con la pre- qualifica delle aziende e con la verifica della sussistenza dei requisiti di queste ultime a partecipare alle gare, una eventuale (quanto poco verosimile) aggiudica non ci sarebbe prima di tre mesi. Un periodo nel quale, almeno per la metropolitana, la Regione dovrebbe subito correre ai ripari, reperendo laddove possibile le risorse necessarie a scongiurare il blocco del servizio e deliberando lo sforamento del tetto si spesa come si sta facendo attualmente anche per liquidare i corrispettivi chilometrici alle aziende di trasporto su gomma. Per queste ultime, infatti, il problema non si pone perché è possibile andare avanti nel servizio attraverso proroga di contratti già esistenti.

Questa fattispecie non è però valida per la metropolitana per la quale non esiste alcun contratto stipulato ad hoc. L’attivazione fu inizialmente garantita da un cospicuo investimento del Comune di Salerno, in un secondo momento- come da settimane suggeriva l’ex assessore regionale ai trasporti Ennio Cascetta - si andò avanti attraverso risorse recuperate da contratti già esistenti tra Trenitalia e Regione Campania sfruttando penalità derivanti da soppressioni e ritardi su altre linee.

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