METROPOLITANA La Regione tratta con Trenitalia senza il Comune Vetrella: «Presto i treni» - De Luca: «Dice solo idiozie»

L'assessore regionale ai trasporti interviene a Telecolore e parla di una riapertura della ferrovia cittadina. Primo e unico atto formale dopo lo stop dei treni: lo fa la Regione Campania. Per il sindaco la decisione giunta da Napoli è "delinquenza politica". E sulla questione interviene anche l'onorevole Mara Carfagna

Vetrella: "Le corse riprenderanno presto". Acceso dibattito televisivo a Telecolore sulla questione della metropolitana. A confronto Regione, Comune e Provincia rappresentati dagli assessori Vetrella, Cascone e Cuozzo. Proprio dalla Regione è arrivata una rassicurazione sul futuro della ferrovia cittadina di Salerno: "Abbiamo parlato con Trenitalia dopo l'incontro con gli assessori di Comune e Provincia - ha dichiarato Vetrella in tv -. Il nostro sforzo è quello di fare pressione sul ministero che è un'azione a vantaggio di tutti. La giunta regionale nella fase transitoria sta lavorando per il ripristino delle corse, a patto che i soldi arrivino da Roma. Non posso fornire altri particolari della trattativa per non intralciarla".

L'opinione di Angelo Tofalo (M5S). «Mentre il sindaco Vincenzo De Luca, il governatore Caldoro e l'assessore Vetrella si accusano vicendevolmente di delinquenza politica, follia o provincialismo, i cittadini subiscono la totale incapacità di una classe politica attenta solo a migliorare il proprio status, ad accrescere il proprio potere e a servire i propri "clienti". Il trasporto pubblico è ormai distrutto, l’ultima buffonata politica è la chiusura della tranvia soprannominata metropolitana di Salerno». Questo solo uno dei passaggi del contributo che il parlamentare grillino ha voluto al dibattito apertosi sulla questione "metro". «Osservare De Luca che sbraita durante l’ultimo Consiglio comunale, urlando anatemi incomprensibili agli unici due oppositori dell'assise, incolpandoli per il boicottaggio subito dal "sedicente assessore regionale" Vetrella - Continua Tofalo - ci mostra in modo palese l’isolamento amministrativo che vive oggi Salerno. Da un lato la promessa ventennale di uno sviluppo urbano utile, ascoltando alcuni, a rilanciare il turismo, dall'altro una resa politica trasformatasi in strategia del lungo termine al massimo rialzo. Ecco cosa si cela dietro le finte contrapposizioni politiche: lotte di potere, difesa di feudi politici e  conservazione dei privilegi».
 

L'intervento di Mara Carfagna. «È tempo di ristabilire chiarezza sulla vicenda della Metropolitana  - scrive il coordinatore provinciale di Forza Italia - sottolineando come siano evidenti le responsabilità e chiari gli atti nonostante le chiacchiere di chi vuole coprire, con menzogne, documenti  e accordi scritti. I settemila salernitani che sono rimasti a piedi ora sanno di chi è la colpa e fanno bene a rivolgere la loro rabbia nei confronti del Governo centrale e dell’amministrazione comunale di Salerno che non hanno rispettato gli accordi sottoscritti. Noi siamo e saremo sempre al fianco dei cittadini, e faremo di tutto per risolvere il problema al fine di garantire loro la continuità di un servizio moderno di trasporto qual è la Metropolitana».

L'ultima accusa di De Luca. «L'assessore regionale Vetrella continua a dire idiozie perchè l'accordo del 2013, siccome l'ho scritto io, quand'ero viceministro, e lo conosco bene, prevede che la Regione inserisca nel trasporto pubblico locale la metropolitana di Salerno». Lo ha detto, a margine di un convegno in corso di svolgimento all'Università di Salerno, il sindaco Vincenzo De Luca parlando del futuro della metropolitana della città, dopo l'interruzione del servizio. «In un secondo punto - ha spiegato De Luca - inserito nell'accordo si dice inoltre che agli oneri per il servizio di Salerno farà capo il governo nazionale con nuovi stanziamenti nell'ambito delle leggi vigenti. Il che significa - ha continuato De Luca - che rispetto alle leggi attuali i soldi sono quelli». Secondo il sindaco di
Salerno «la Regione Campania deve mandare semplicemente una lettera a Trenitalia, con la quale si comunica che il servizio su ferro fa capo al contratto di servizi tra Regione e Trenitalia».

La diffida della Regione. Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro risponde con un atto ufficiale alle accuse del sindaco Vincenzo De Luca circa le responsabilità per la cessazione delle corse della metropolitana: una diffida al ministero dei Trasporti e al Comune di Salerno affinché compiano i passaggi di loro competenza previsti dall'Accordo di programma siglato a Roma nel giugno del 2013, ovvero lo stanziamento di risorse integrative per il trasporto pubblico locale e la formulazione di una proposta di riprogrammazione dei servizi su gomma.

Il secondo giorno di stop. Dopo quattro mesi di attività, la Metropolitana di Salerno è ormai ferma da due giorni. Uno stop dovuto a carenza di fondi, che ha fatto scoppiare una polemica al calor bianco tra il sindaco Vincenzo De Luca e la Regione Campania. Neppure gli ultimi tentativi di ieri pomeriggio in Regione sono riusciti a scongiurare l'interruzione del servizio. Ieri sera alle 22.15 si è registrata l'ultima corsa, tra la rabbia dei cittadini salernitani che dal novembre scorso usufruivano di un servizio efficiente. Stamani i maggiori disagi li hanno subìti i pendolari e gli studenti. «La delinquenza politica del Pdl, di questa giunta regionale ha portato alla chiusura della metropolitana», ha detto ieri il sindaco De Luca. «Abbiamo fatto miracoli per completare l'opera, per attivarla - ha aggiunto - ma di fronte ad un'aggressione delinquenziale che abbiamo subìto ci troviamo a dover interrompere il servizio». Il sindaco aveva fatto affiggere anche manifesti in tutta la città contro la Regione. La replica in una nota di due giorni fa dell'assessorato regionale ai Trasporti. «Gli errori commessi non si possono coprire con offese alla Regione Campania, cercando scorrettamente di buttare su altri la propria responsabilità, anche attraverso l'utilizzo da parte del sindaco di Salerno del logo del Comune per affiggere manifesti offensivi contro un'altra istituzione e iniziare probabilmente una campagna politica. Sarebbe opportuno, nel frattempo che si lavora, evitare di insultare istituzioni e cittadini per cercare di coprire i propri madornali errori». Intanto sono quasi 7000 le firme raccolte nel fine settimana per iniziativa di Cgil, Legambiente e dell'associazione Noi per Salerno: una petizione verrà indirizzata al ministro del Trasporti Lupi, alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno e al Comune, affinchè si ripristini il servizio.

L'ira di De Luca. «I cittadini salernitani - ha ancora detto il sindaco - avranno almeno la chiarezza su chi è nemico di Salerno e chi ama la città di Salerno, al di là delle bandiere di partito e di coalizioni, come il sottoscritto che se ne infischia delle coalizioni e delle bandiere di partito, ma che ritiene che quando si tratta di difendere gli interessi della città non ci siano partiti e coalizioni che tengano. Io ragiono così, gli altri non so». «Questa mattina - ha detto - salutiamo la nostra stazione e aspetteremo che vadano a casa questi signori».

La replica di Forza Italia. «Era prevedibile che il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, di fronte alla chiusura della Metropolitana di Salerno, provocasse una bagarre con il solo scopo di sollevare un polverone mediatico e tribunizio per nascondere la realtà dei fatti». Così Antonio Roscia, coordinatore cittadino di Forza Italia, replica a De Luca. «Non esiste alcuna lite in atto da parte della Regione Campania verso il Comune di Salerno come da parte di Forza Italia verso il Partito Democratico. Questo semplicemente perchè le risse non sono Politica. Forza Italia è dalla parte di Stefano Caldoro perchè Caldoro è dalla parte di Salerno, la parte giusta. La verità - sottolinea - è che la Metropolitana chiude perchè il Governo nazionale, nella funzione del Ministero dei Trasporti, non adegua le risorse statali da trasferire alla Regione Campania onde poter consentire l'inserimento perfetto della Metropolitana di Salerno nel contratto di servizi, così come previsto dall'art. 5 dell'Accordo di Programma stipulato e firmato tra Regione, Comune, Ferrovie e Governo il 6 Giugno del 2013, paradigma giuridico della vicenda. L'articolo 5 è quello relativo alle spese per la linea, laddove si legge che: '...alle necessità finanziarie derivanti dalla messa in esercizio si farà fronte nell'ambito del contratto di servizi che la Regione stipulerà con l'azienda dei trasporti , con conseguente adeguamento delle risorse statali alla Regione per tale servizio di Tpl, nell'ambito delle vigenti norme di leggè. Dunque, senza 'adeguamento delle risorse statali alla Regionè da parte del Ministero dei Trasporti, la Regione non può dar luogo al futuro ('stipulera») contratto di servizi regionale in cui inserire la Metropolitana di Salerno«. »Cosa c'entra la Regione Campania? Nulla. Quali colpe ha la Regione Campania? Nulla. Perchè invece non si critica il Ministero dei Trasporti del quale per mesi è stato sottosegretario viceministro proprio Vincenzo De Luca? La Regione Campania di Stefano Caldoro aveva l'obbligo di inserire, a norma dell'art. 3 dell'Accordo di Programma, la Metropolitana di Salerno nel sistema ferrato regionale e lo ha fatto, nonostante come da previsioni Salerno non abbia rimodulato il rapporto ferro/gomma. Questa è la verità. Forza Italia si sta adoperando attivamente ed in concreto, per quanto riguarda il suo ruolo politico, per favorire una ripresa della Metropolitana di Salerno che possa consentire quantomeno la riattivazione del servizio in un periodo provvisorio, fino al prossimo nuovo contratto dei servizi regionale, nei quali certamente la Metropolitana di Salerno dovrà trovare spazio , auspicando comunque un adeguamento di risorse da parte del Governo nazionale a guida Partito Democratico«. »Questi sono i fatti che la città deve sapere. La politica è importante e va rispettata. Siamo pronti a collaborare anche con gli avversari perchè Salerno è una sola ma cessino atteggiamenti di ostilità, volgarità ed insulto come metodo politico di prassi. Fieri di Salerno lo siamo noi e lo dovremmo essere tutti per davvero«, conclude Roscia.