Metropolitana fino all’università

È la proposta di Legambiente, chiesta pure la connessione con il Costa d’Amalfi

Una metropolitana provinciale che sia collegata col campus universitario di Fisciano e con l’aeroporto “Salerno-Costa d’Amalfi” per rilanciare il comparto dei trasporti e garantire ai cittadini una mobilità più funzionante e sostenibile.

È la proposta presentata ieri mattina da Legambiente Salerno alla presenza dell’assessore alla mobilità del Comune di Salerno Luca Cascone, del presidente della Camera di Commercio Guido Arzano, del sindaco di Bellizzi Pino Salvioli e dell’amministratore unico di Salerno Mobilità Massimiliano Giordano.

«L’infratruttura - ha spiegato il referente mobilità di Legambiente, Rosario Ternullo - costerà 300 milioni di euro, un costo ragionevole se raffrontato a quello delprogetto originario Italfer. Non abbiamo fatto altro che prendere il progetto che presentò la Regione anni fa, l’abbiamo perfezionato e reso funzionale ed ecocompatibile. Dobbiamo essere collegati con l’ateneo e l’aeroporto se vogliamo dare una reale svolta».

Legambiente chiederà dunque di farsi carico di quanto detto ieri mattina sia al Ministero per le Infrastrutture e Trasporti che alla Regione Campania, perché – spiega ancora Ternullo – «questo territorio ha una sua dignità e le sue esigenze. Anche la cittadinanza deve fare la sua parte e con loro pure le istituzioni che devono mettersi insieme per rilanciare l’intero comparto sul territorio provinciale salernitano».

I rappresentanti istituzionali presenti hanno accolto la proposta, ma hanno evidenziato i limiti – soprattutto quelli economici – coi quali si rischia di scontrarsi pur riconoscendo l’eccessiva frammentazione del trasporto pubblico locale così come viene attualmente svolto ed auspicato che il progetto, in realtà già rilanciato anche dall’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella, possa un giorno diventare operativo.

«Credo- ha detto l’assessore Cascone in merito all’attuale situazione dei trasporti – che vada fatto un ragionamento più concreto. Per iniziare a risolvere i problemi di nostra competenza abbiamo realizzato un programma di efficientamento delle linee del Cstp in maniera integrata con la metro ma senza certezze di almeno due o tre anni sul servizio della metropolitana non possiamo avviare alcun cambiamento perché non abbiamo contezza di cosa accadrà». (c.i.)

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