Metropolitana al capolinea Fuoco di fila sulla Regione

De Luca: «Chiusura è atto di delinquenza politica, danneggiate 7mila persone» Sindacati sul piede di guerra: «Si taglia un servizio che si è rivelato prezioso»

Davanti a un cartello con scritto “Regione truffa”, senza la giacca e con l’aria di chi è stanco di combattere contro i mulini a vento. Questo lo scenario in cui il sindaco Vincenzo De Luca ha scelto di registrare un video, poi pubblicato sui social network, nel quale accusa la Regione di «delinquenza politica» in merito alla questione della metropolitana. «Da tempo – ha detto ai suoi followers – abbiamo diffidato la Regione perché inserisca la metropolitana di Salerno nel contratto con Trenitalia. La Regione riceve dallo Stato 160 milioni l’anno e ad oggi non risponde. Rimarranno a piedi settemila utenti al giorno, un’autentica vergogna».

La risposta della Regione? Poche righe con le quali lo staff del presidente Caldoro fa sapere che «sarà l’assessore Sergio Vetrella a rispondere, carte ed atti alla mano, al sindaco De Luca in riferimento alla linea ferroviaria di Salerno. Per il momento si registrano le solite ricostruzioni omissive, imprecise e strumentali del Comune di Salerno». Atti e carte che in Regione si cercano da una settimana, visto che Vetrella stesso aveva annunciato per sabato scorso una risposta esaustiva a mezzo comunicato stampa. Inutile aggiungere che i giorni scorrono e sull’inserimento nel contratto nessuna novità. Tante le prese di posizione sulla vicenda dal segretario provinciale del Pd, Nicola Landolfi, che definisce il blocco della metro «un colpo durissimo per il già martoriato trasporto pubblico regionale». «La Regione – scrive Landolfi – al di là della propaganda, oramai sempre più evidente e patetica su fondi europei che difficilmente riuscirà a impegnare, dovrebbe coprire questa fase transitoria».

Per il segretario della Cgil Campania, Franco Tavella, la situazione è paradossale e viene richiesto un intervento urgente della Regione «per garantire continuità ad un servizio che si è rivelato prezioso per la città di Salerno. Un’opera costata milioni di euro rischia di rimanere ferma al palo in una città, Salerno, dove già il trasporto pubblico è in ginocchio a causa delle note difficoltà in cui versa il Cstp. A pagarne le conseguenze, come sempre, sarebbero i cittadini che si vedrebbero privati di un ulteriore servizio».

Posizioni analoghe quelle del segretario della Cisl Salerno, Matteo Buono, e del segretario della Cisal Terziario Campania, Giovanni Giudice, che invocano interventi immediati. I rappresentanti sindacali hanno anche annunciato una mobilitazione per reclamare maggiore attenzione per questa infrastruttura che, hanno sottolineato tutti, «va potenziata ed estesa fino all’ateneo di Fisciano ed all’aeroporto».

Carmen Incisivo

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