Metro, l’ultimo “summit” per salvarla

Questa mattina a Napoli vertice tra Cascone, Vetrella e Ferrovie. Il Pd attacca Forza Italia, Roscia (Fi) accusa De Luca

SALERNO. A ventiquattr’ore dall’ultima corsa, prevista questa sera alle 22.15 dall’Arechi alla Stazione centrale – a meno che l’incontro previsto per questa mattina a Napoli tra Cascone, Vetrella e i vertici di Ferrovie regali alla città qualche sorpresa inaspettata – le polemiche sulla chiusura della metropolitana leggera di Salerno acquistano tinte sempre più forti. A rompere gli argini, e a scatenare un vero e proprio putiferio politico che va ben oltre i confini della città e della provincia, è stato senza dubbio l’ultimo manifesto “choc” comparso ieri in molti angoli di Salerno in cui si leggeva a chiare lettere su fondo rosso “Forza Italia chiude la metropolitana”, firmato Partito democratico. Ancora accuse pesanti affidate a manifesti che si sono aggiunte a quelle già “affisse” nei giorni scorsi nei pressi delle stazioni e sulle vie principali della città in cui l’Amministrazione comunale definiva “delinquenti politici” coloro i quali, in Regione, avevano causato lo stop del servizio partito solo lo scorso novembre.

A intervenire immediatamente è stato Antonio Roscia, coordinatore cittadino di Forza Italia Salerno che, in un comunicato, non le manda certo a dire: “Sindaco abusivo, manifesti abusivi, politica abusiva”, questo l’oggetto del documento in cui Roscia sottolinea come i “manifesti abusivi con il simbolo del Partito Democratico, il partito del sindaco abusivo, hanno invaso la Salerno dei salernitani, insozzando dovunque. Nulla è però pagato dal Pd e da De Luca – puntualizza – nella città di cui egli si ritiene il padre-padrone assoluto”. Secondo il coordinatore FI “continua la mistificatoria campagna elettorale di De Luca che si assume meriti per la metropolitana ma poi invoca i soldi da altri. La Regione ha investito 14 milioni di euro nella metropolitana e ha correttamente inserito, nel sistema regionale, la tratta, rispettando il protocollo di intesa Governo-Regione-Comune-Ferrovie e facendo così la sua parte”. Si attendono ora gli esiti della riunione a Napoli che potrebbe fare la differenza. A Roscia, però, sembrano dare ragione anche diversi salernitani abituali frequentatori della metro: «Tutti i soldi entrati nelle casse comunali grazie ai biglietti staccati durante il periodo di Luci d’Artista dove sono finiti? Non potevano essere usati per prolungare il servizio?», afferma una giovane lavoratrice a bordo del convoglio. Quel che è certo è che ci sarà una grande perdita per Salerno: «Era una piccola eccellenza», afferma Patrizia Molinaro; «Speriamo che chi di dovere ci ripensi, magari rimodulando l’offerta», le fa eco suo marito Rosario Palo.

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