la sentenza

Metano, continua il contenzioso con la ditta

Il contenzioso con la società Mazzitelli gas incombe ancora sul Comune di Eboli: venerdì è arrivata una comunicazione sulla sentenza che ha condannato l’Ente al pagamento di quasi 2 milioni di euro....

Il contenzioso con la società Mazzitelli gas incombe ancora sul Comune di Eboli: venerdì è arrivata una comunicazione sulla sentenza che ha condannato l’Ente al pagamento di quasi 2 milioni di euro. Da dieci anni la vertenza giudiziaria con la società che sotto l’amministrazione Rosania avviò la costruzione della rete di metanizzazione, continua a tenere banco nella vita politica e amministrativa ebolitana.

Due procedimenti quelli avviati dalla Mazzitelli. Quello più oneroso riguarda il mancato coinvolgimento della società nella gara per la gestione della distribuzione del gas ed è ancora sospeso. In ballo ci sono 11 milioni di euro che la Mazzitelli avrebbe richiesto come danno subìto con ricorso al ministero dell’interno. La società ha impugnato l’aggiudicazione dell’appalto per l’affidamento della gestione e la distribuzione del gas sul territorio comunale perché esclusa. Un ricorso vinto al quale, però, il Comune ha opposto la sentenza favorevole di un ulteriore ricorso, presentato al Tar contro il ministero delle infrastrutture, che indicava come legittima la procedura.

Nessun vincitore, nessun perdente, a giugno arriva la nota al Comune di sospensione del procedimento rinviando così l’esborso da parte dell’Ente di 11milioni di euro. Resta però la spada di Damocle di un eventuale dispositivo che determini il pagamento alla Mazzitelli che creerebbe un terremoto nei conti pubblici.

Chiusa invece la vertenza che ha visto il Comune perdere contro la Mazzitelli per 1 milione e 800mila euro. Una pesante eredità ricevuta dall’amministrazione Cariello che dovrà ottemperare al pagamento con l’incognita per le continue comunicazioni sul lodo arbitrale. L’ultima in ordine di tempo è giunta via posta elettronica venerdì. Una comunicazione che non dovrebbe contenere grossi stravolgimenti, ma eventuali solleciti di pagamento o di interessi maturati rispetto alla sentenza del 2013.

Angelica Tafuri

©RIPRODUZIONE RISERVATA