Messina sbarca a Salerno Il porto pronto al rilancio

La Salerno container terminal ha definito l’accordo con l’armatore ligure Il presidente Gallozzi: «Nei prossimi mesi ci saranno altre importanti novità»

Rompe il silenzio il presidente Agostino Gallozzi annunciando la firma dell’accordo con l’armatore ligure Ignazio Messina che ha deciso di spostare le sue navi da Napoli a Salerno. «A partire dal prossimo mese di luglio, la linea accentrerà nel porto di Salerno i propri servizi dal Sud Italia, con navi specializzate ro-ro containers, per i principali paesi del bacino del Mediterraneo». E non è l’unica buona notizia, «nei prossimi mesi - conferma il presidente della Salerno Container Terminal - potrebbero esserci altre importanti novità». Messina sceglie Salerno «perché quando hanno iniziato a guardarsi intorno (il contratto con Napoli scade a fine giugno, ndr) noi abbiamo partecipato alla trattativa di acquisizione delle loro linee, in maniera molto convinta avendo le carte in regola sia dal punto di vista della capacità del porto di ospitare quelle navi sia come capacità della Sct di gestire il loro traffico». Un premio che arriva grazie alle capacità operative e commerciali della Sct e la reputazione di affidabilità e di eccellenza prestazionale del terminal containers e di tutto lo scalo salernitano.

L’arrivo in città delle navi del gruppo Messina è una importantissima acquisizione per la struttura terminalistica del Gruppo e per l’intero scalo salernitano: «Questo - spiega Gallozzi - ci consentirà di ritornare alle movimentazioni che avevamo al porto di Salerno prima dell’inizio della crisi». Più di una boccata d’ossigeno per lo scalo salernitano che, tra lavoratori e indotto, rappresenta il principale motore economico della città. «La nostra strategia d’impresa - spiega Gallozzi - è stata quella di acquisire nuove linee di traffico». Certo un lavoro messo a dura prova dalla crisi e da un porto non sempre all’altezza di poter puntare alto. «Eliminato l’ostacolo dei fondali, che l’Autorità portuale, bisogna darne atto, ha fatto in maniera molto efficace e in attesa del grande progetto che ci farà fare un ulteriore salto in avanti, si è verificato quello che dicevo qualche tempo fa», ovvero «parafrasando Archimede: dateci un po’ più di pescaggio e vi sollevemo il porto». Ora, l’accordo raggiunto vedrà «ancora più ampliata e diversificata l’offerta di collegamenti verso i mercati internazionali per le aziende industriali e commerciali dell’area centro meridionale». Un porto, quello salernitano, che guarda al futuro con rinnovato interesse. «Noi puntiamo nel futuro ad avere navi da 320 metri di lunghezza e fondali con un pescaggio di 13, 14 metri. Nel momento in cui l’Autorità portuale con la presidenza Annunziata ha preso un passo veloce e convinto rispetto all’adeguamento infrastrutturale, noi come impresa privata che opera nel porto rispondiamo con una sfida a portare a Salerno vettori sempre maggiori». Una infrastrutturazione dello scalo che prevede l’allargamento dell’imboccatura del porto e l’inremento dei fondali «e poi ovviamente il progetto Salerno Porta Ovest, che renderà più fluido i collegamenti tra lo scalo e la grande viabilità».

L’accordo tra Gallozzi e Messina, infine, è salutato favorevolmente anche dal responsabile provinciale Cisal Terziario, Giovanni Giudice, per il quale: «Questo è un segnale di ripresa e un’occasione ed un’opportunità di sviluppo per il ruolo di Salerno in tutto il Mezzogiorno».

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