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Messaggio razzista agli stranieri: «Andate a casa vostra”

ALBANELLA. «Andate a casa vostra», è la frase scritta su un foglio di carta lanciato nel giardino dell’abitazione di stranieri. Un atto di razzismo compiuto nei confronti di tre cittadini marocchini...

ALBANELLA. «Andate a casa vostra», è la frase scritta su un foglio di carta lanciato nel giardino dell’abitazione di stranieri. Un atto di razzismo compiuto nei confronti di tre cittadini marocchini che vivono nella frazione Matinella. A ritrovarlo è stato Tarik Ouasfi, che da anni collabora con l’associazione di volontariato “Aria nuova - Laboratorio multiculturale” che si occupa di politiche per l’integrazione. «Tarik è molto scosso per l’accaduto, si è chiuso in se stesso – spiega il presidente di “Aria Nuova”, Alessandra Caprio – esprimiamo il disappunto per questo increscioso episodio di intolleranza. Da anni operiamo sul campo, cercando d’instillare nei ragazzi delle varie comunità la curiosità e l’amore per la nostra cultura, senza snaturare e rispettando le loro radici. Conosciamo bene le difficoltà e il delicato equilibrio esistente non solo tra noi, originari del posto, ma anche tra le comunità stesse presenti sul territorio. Ci auguriamo una viva collaborazione con le altre associazioni e con i cittadini, per evitare altre dimostrazioni d'insofferenza simili».

Il tessuto sociale della frazione di Matinella è intriso di multiculturalità, con tante comunità di stranieri. Non solo cittadini del Marocco, ma anche un gran numero di indiani, magrebini e algerini. «È un atto indegno – commenta l’assessore alle politiche sociali, Rossella Vairo – che non fa parte e non deve fare parte della nostra società. Si tratta di bravi ragazzi, impegnati e integrati nella comunità. Tarik, in particolare, si era anche offerto di occuparsi della pulizia dell’area antistante la chiesa di San Gennaro».

Domenica scorsa, durante una giornata dedicata all’ambiente Tarik aveva lavorato fianco a fianco con gli attivisti del collettivo Granma per il ripristino del campetto di bocce di Matinella. «Contro ogni forma di ignoranza e razzismo – fanno sapere dal Granma – siamo ancora più vicini a un concittadino, un fratello, un amico che fa parte della nostra comunità, vive e lavora dignitosamente nel nostro paese nel rispetto di ogni regola come un normale cittadino di questo mondo».

Esprime vicinanza anche la locale sezione del Psi: «Azioni del genere, seppure lontane dalla mentalità della maggioranza dei cittadini, non vanno sottovalutate, ma condannate con decisione».

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