Messa al cimitero per le mamme a cui la sorte ha tolto un figlio

Iniziativa dell’amministrazione comunale per esprimere la vicinanza della comunità cittadina La funzione sarà officiata da don Alfonso D’Alessio su un altare restaurato degli anni Trenta

La Festa della Mamma è generalmente un giorno fatto di vicinanza ed allegria in cui sono proprio i figli, grandi o piccoli che siano, a donare un sorriso alla donna che li ha messi al mondo. Non è così, purtroppo, per tutte quelle mamme che a causa di tragici scherzi del destino non hanno più figli con cui festaggiare una ricorrenza che, così, diventa dolorosa, intrisa di nostalgia. È pensando proprio a queste donne che l’amministrazione comunale di Salerno ha deciso, già tre anni fa, di celebrare una santa messa al cimitero, quel luogo dove tante mamme nella festa a loro dedicata, trascorreranno qualche ora per sentirsi nuovamente vicine al dono che la vita ha strappato loro. Un’iniziativa fortemente voluta dal consigliere comunale Gianluca Memoli che, proprio a causa di una vicenda personale accaduta anni fa, ha suggerito una celebrazione simbolica perché le madri rimaste sole sentano il calore della comunità. «Si tratta- ha spiegato Memoli, che da tre anni coordina l’iniziativa - di un momento diventato ormai tradizione. Perdere un figlio è contro natura e attraverso la celebrazione dell’eucaristia vogliamo far sentire alle tante mamme che hanno vissuto questa tragedia, la nostra più sincera vicinanza. Tante persone negli anni mi hanno avvicinato dimostrando apprezzamento per questa iniziativa che cerca solo di riempire quei vuoti che comunque rimarranno incolmabili».

.Al termine della messa, che sarà officiata da don Alfonso D’Alessio, vicedirettore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, l’aministrazione donerà alle mamme presenti una rosa bianca in segno di speranza e vicinanza. «E’ un gesto simbolico – ha detto Memoli – vogliamo omaggiare le mamme che tutti i giorni convivono con un dolore che ti dilania, è un atto dovuto, di sensibilità umana».

Plaude all’iniziativa anche lo stesso don Alfonso D’Alessio che nella sua omelia farà proprio riferimento all’inscindibilità del rapporto madre- figlio, pur senza la sussitenza di una presenza fisica. «La maternità – ha detto – è un legame che non si spezza neanche con la morte. La morte di un figlio è un fatto innaturale e porta a una sofferenza incredibile con la quale si può solo imparare a convivere. La risposta è nella fede, nella parola di Dio. Sarà un momento di grande intensità perché sarà un modo per alimentare il dialogo con gli angeli volai in cielo».

Prima della messa, alle 11.30, nella piazzetta degli Uomini illustri, sulla platea dell’ossario del cimitero, sarà anche consacrato ed inaugurato un altare monumentale risalente agli anni ’30. Recuperato grazie al lavoro dell’Archivio storico comunale e della Soprintendenza per i beni storici e artistici , l’altare sarà restituito alla comunità.

Camen Incisivo

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