la fiera

Mercatini e mangiafuoco con il Crocifisso ritrovato

Sarà un Crocifisso “fatto in casa”, ma non per questo meno coinvolgente. Parola di Peppe Natella della Bottega San Lazzaro, che anche per quest’anno proporrà la tradizionale manifestazione del...

Sarà un Crocifisso “fatto in casa”, ma non per questo meno coinvolgente. Parola di Peppe Natella della Bottega San Lazzaro, che anche per quest’anno proporrà la tradizionale manifestazione del Crocifisso ritrovato. Una fiera, quella fortemente voluta dal sindaco De Luca, in cui i protagonisti saranno in primis i salernitani: gruppi locali di teatro amatoriale, ballerini, alunni delle scuole del territorio, ristoratori, esponenti di enti ed associazioni legate al mondo della cultura. L’appuntamento è dal 25 al 28 aprile: i vicoli del centro storico saranno invasi, come di consueto, da danzatori, mangiafuoco, artigiani, falconieri, a cui si aggiungeranno gli agricoltori della Coldiretti per proporre ai consumatori un mercato a chilometro zero, e lo staff del Giardino della Minerva che, sotto la guida di Luciano Mauro, offrirà un’interessante esposizione di piante officinali. Da segnalare il ritorno della mascotte arborea, la calendula, simbolo della Scuola Medica Salernitana ed i mercatini che faranno rivivere i commerci e l’artigianato di una volta. Un modello di banchetto medievale sarà allestito negli spazi di Villa Avenia, dove sarà possibile anche degustare alcune prelibatezze della cucina medievale. E restando in tema di gastronomia, gli amanti della buona tavola potranno approfittare del percorso enogastronomico a cui stano lavorando i ristoratori di vicolo Masuccio Salernitano, che proporranno a salernitani e turisti menù “d’epoca” ad un prezzo interessante. Con l’associazione Erchemperto sarà possibile scegliere tra diversi itinerari che vogliono rendere omaggio alla storia delle medichesse salernitane. L’evento il cui slogan è “Vivere il Medioevo” darà spazio anche ai più piccoli, grazie al laboratorio Salerno comics ed art attack di Mario De Rosa, con una mostra dedicata a Pietro Barliario nello spazio antistante il museo della Scuola Medica di via Mercanti. E ancora teatro e danza, con le rievocazioni affidate agli alunni della Barra ed alle scuole di danza cittadine. (b.c.)

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