Salerno

Mercatini di Natale, Di Lorenzo scarica i vigili

Il dirigente comunale: «I controlli su Tosap e Scia sanitaria spettano alla polizia municipale». Convocata la comandante Cantarella

SALERNO. Una serie di date e documenti per dimostrare di aver fatto tutto quanto nella sue possibilità. Questi i dati presentati dal dirigente Alberto Di Lorenzo che ieri è stato ascoltato dai consiglieri comunali in commissione Trasparenza sulla questione della revoca dell’appalto per l’organizzazione dei mercatini di Natale. Ma la cosa per certi versi più sorprendente emersa nel corso della discussione, è il fatto che tra Buongiorno Italia e il Comune di Salerno non era stato firmato alcun contratto, perché si prevedeva di farlo dopo l’esecuzione della prestazione.

Ma andiamo per ordine. Il dirigente è partito dagli inizi, ovvero dall’emanazione del bando il 10 ottobre ( chiuso il 25 dello stesso mese) e l’assegnazione avvenuta il 7 novembre. I mercatini sarebbero dovuti partire il successivo 6 dicembre. Prima dell’inaugurazione, precisamente il primo dicembre, il dirigente chiese agli uffici competenti di iniziare il calcolo della Tosap e il 5 dicembre arrivava la comunicazione dei vigili del fuoco secondo i quali bisognava escludere la zona del teatro Verdi per motivi di sicurezza.

Cosa accade dopo? Il 7 dicembre i vigili urbani verificano che i mercatini non erano stati installati a lungomare Marconi e parte la prima nota nei confronti dei rappresentanti di Buongiorno Italia. Il 13 dicembre l'ufficio Tributi comunica il valore della Tosap da dover versare (poco più di 80mila euro) e il 16 dicembre Buongiorno Italia annuncia ufficialmente che non ci saranno gli stand a lungomare Marconi. Seguono altre comunicazioni fin quando non si arriva alla famosa diffida del 20 dicembre in cui si davano all’azienda piemontese 48 ore per potersi mettere in regola. «Quello che emerge – ha commentato il presidente della commissione Antonio Cammarota a margine della riunione – è che il bando fa acqua da tutte le parti, perché non ha previsto tempi e modi dei controlli in riferimento alla prestazione erogata, ne controlli e autorizzazioni preventive. Inoltre, perché se la diffida dava 48 ore di tempo si è poi aspettato il 27 dicembre per andare avanti con la revoca dell’appalto?».

E proprio in merito ai controlli, il dirigente Di Lorenzo è stato molto chiaro: spettavano ai vigili urbani, che possono agire in maniera autonoma chiedendo tutti i documenti che attestano il pagamento della Tosap o il rilascio della Scia sanitaria. «Anche per questo – ha continuato sempre Cammarota - chiederemo di sentire il comandante della Polizia municipale Elvira Cantarella». Insomma, la questione è avvolta ancora da molte nuvole, che difficilmente riusciranno a dissiparsi.

Ma la riunione è stata anche l’occasione per toccare un altro argomento, quello del villaggio di Babbo Natale a parco Pinocchio. Dato che proprio Di Lorenzo aveva in precedenza spiegato che i mercatini erano stati realizzati negli anni passati da Buongiorno Italia in quanto c’era stata una premialità per il Comune (i famosi 100mila euro annui) e quest’anno perché erano risultati vincitori di un bando di gara, il consigliere Roberto Celano ha chiesto perché per il Villaggio di babbo Natalesi era proceduto con affidamento diretto senza alcun introito per l'Amministrazione. Il dirigente ha chiarito che gli organizzatori hanno garantito il pagamento della Tosap per cui i commissari hanno chiesto che vengano prossimamente portate le carte che dimostrano l’avvenuto incasso della tassa.

«Infine – ha aggiunto Cammarota – anche il dirigente Alberto Di Lorenzo, su specifica nostra domanda, ha dichiarato di non aver ricevuto nessun avviso di garanzia in merito all’inchiesta che avrebbe aperto la Procura relativamente ad una serie di appalti dati dal Comune di Salerno».

A questo punto non resta che attendere la prossima puntata, ovvero i chiarimenti del comandante Cantarella in merito ai mancati controlli.

Angela Caso

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